(AGI) - Agrigento, 2 ott. - Forti tensioni nel centro di primaaccoglienza di Lampedusa. I migranti hanno cercato di forzare icancelli e nmolti sono riusciti ad uscire. Donne e bambinihanno lanciato pietre anche contro i poliziotti. I migranti siribellano all'applicazione dell'hotspot che prevede ilrimpatrio di chi non e' in possesso dei requisiti perrichiedere l'asilo. Alcuni di loro sono stati trasferiti neigiorni scorsi. In questo clima di tensione oggi l'Altocommissariato delle Nazioni unite per i rifugiati hapartecipato alla seconda Giornata della memoria edell'accoglienza, in ricordo delle 368 vittime del naufragiodel 3 ottobre 2013 e di tutti i rifugiati e migranti scomparsinel tentativo di raggiungere l'Europa. L'Unhcr ha ribadito ilproprio "elogio e sostegno alla Guardia Costiera, alla MarinaMilitare e a tutti gli attori impegnati nelle operazioni diricerca e soccorso nel Mar Mediterraneo". Le operazioni disalvataggio in mare avvengono quotidianamente e "l'altaprofessionalita' dimostrata dai soccorritori riducesensibilmente il rischio di perdita di vite umane".Ciononostante, dal 3 ottobre 2013 si sono verificati moltialtri naufragi. Nel 2015 sono gia' quasi 3.000 le vittime delMediterraneo, principalmente nel Canale di Sicilia e nel MarEgeo. Nel 2014 3.500 migranti e rifugiati avevano perso lavita. L'agenzia rinnova cosi' il suo appello all'Europaaffinche' "mantenga come prioritario il salvataggio di viteumane nel Mediterraneo e intensifichi gli sforzi per fornirevie legali legali per evitare che le persone rischino la vitain mare". (AGI)