Nuova tragedia del mare al largo della Libia, la prima del 2018. Otto cadaveri di migranti sono stati recuperati dalla Guardia costiera su un gommone soccorso oggi al largo delle coste libiche. Altri 84 passeggeri del natante sono stati tratti in salvo dalla nave "Diciotti". Ad avvistare l'imbarcazione è stato un aereo in pattugliamento marittimo di Eunavfor Med -operazione Sophia.
All'intervento, coordinato dalla Centrale operativa della Guardia Costiera di Roma, hanno preso parte anche mezzi della Marina militare italiana. Il bilancio della tragedia potrebbe essere più pesante. Secondo la Ong tedesca Sea Watch, il gommone, che probabilmente trasportava circa 150 persone, è affondato a nord di Tripoli e almeno 25 sono morte.
Il gommone è stato avvistato 40 miglia al largo delle coste libiche, in acque internazionali ed era parzialmente affondato. In un tweet, l'Ong spagnola Proactiva ha parlato di "decine di dispersi che moriranno senza sepoltura". La Guardia costiera ha riferito che "le ricerche di sopravvissuti continuano".
Secondo quanto scrive Repubblica, l'allarme è scattato intorno alle 11 quando un mezzo aereo inserito nel dispositivo della missione europea Sophia impegnato nel controllo del Mediterraneo centrale ha individuato un gommone in difficoltà.
L'imbarcazione "era già semisommersa e si trovava a circa 40 miglia dalle coste libiche. Immediati sono scattati i soccorsi: nel punto indicato è arrivata nave Diciotti, della Guardia Costiera, assieme ad alcune unità della Marina Militare italiana". I soccorritori sono riusciti a salvare 85 persone e hanno recuperato i cadaveri di 8 migranti.