Migranti: Orban, Salvini dimostri che si possono fermare gli sbarchi

Il primo ministro dell'Ungheria, Viktor Orban, si augura che il ministro dell'Interno Matteo Salvini riesca a dimostrare che è possibile fermare i migranti via mare, prima che sbarchino in Europa. L'Ungheria, ha detto il premier magiaro prima dell'incontro a Milano con Salvini stesso, "è attaccata dall'Europa perché abbiamo dimostrato che i confini possono essere difesi", mentre "prima la posizione europea era" che non si "potesse fermare i migranti" e che allora "meglio farli entrare. Noi invece ci siamo riusciti e anche per questo ci odiano. L'Ungheria è la prova del fatto che i migranti in terraferma possono essere fermati e qui arriva la missione di Salvini. Lui - ha sottolineato Orban - dovrebbe dimostrare che questi migranti possono essere fermati anche via mare. E finora nessuno dei politici si è assunto questo compito, né in Portogallo, né in Spagna, né in Francia. È il primo politico nel Mediterraneo che si è assunto questa responsabilità".
In merito alla contrapposizione in sede europea in materia di flussi migratori tra Ue e i paesi del blocco di Visegrad, Orban ha commentato che sul tema "c'è un grande dibattito: i paesi si suddividono in due grandi blocchi, qual è l'obiettivo della nostra politica? Bruxelles dice, e così i tedeschi, i francesi e gli spagnoli, che la loro politica consiste nel gestire al meglio l'immigrazione. In tutti i documenti europei si dice questo. Noi, che siamo nel campo opposto, diciamo invece che l'obiettivo non è questo: non è gestire al meglio l'immigrazione, ma fermarla. Per questo noi e Salvini abbiamo la stessa posizione". Pertanto, se accadesse un nuovo caso Diciotti, più che procedere a una ridistribuzione dei migranti, il punto sarebbe "riportarli a casa loro" e in questo "l'Italia può contare sull'Ungheria perché in questa impresa noi saremo disponibili a riportarli da dove sono venuti. Se invece ce li spartissimo, sarebbe un segnale che gli scafisti hanno vinto. Sarebbe un invito. Se loro arrivassero, e venissero ricollocati, sarebbe una vera e propria lettera d'invito. La gente - ha concluso Orban - può essere salvata dall'annegamento in acqua, se li convinciamo a non partire. Riusciamo a farlo soltanto se diamo loro la prova che non possono entrare. A quel punto non verranno".
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