È andato avanti per tutta la notte a Pozzallo, in Sicilia, lo sbarco dei 380 migranti rimasti a bordo delle due navi di Frontex e della Guardia Costiera, i pattugliatori Protector e Monte Sperone. Il via libera del Viminale era arrivato nella tarda serata di domenica, dopo l'impegno di Malta, Francia, Germania, Spagna e Portogallo ad accoglierne 50 ciascuno. "È una vittoria politica", aveva commentato il ministro dell'interno, Matteo Salvini.
#Pozzallo finalmente attracca l'ultimo gruppo dei 450 soccorsi venerdì scorso https://t.co/olEAfkP1F2
— UNHCR Italia (@UNHCRItalia) 16 luglio 2018
Nella giornata di domenica erano già stati sbarcati in 57 - 43 donne e 14 minori - più alcuni uomini per evitare di dividere le famiglie. Intorno alle 2 di notte è iniziato lo sbarco di 195 uomini dalla Nave Monte Sperone e di altri 185 dalla nave militare britannica Protector.
"È terminato con lo sbarco a Pozzallo il viaggio martoriato dei migranti che da giorni si trovano su due navi in rada nei pressi del porto di Pozzallo. Già nel primo pomeriggio di ieri erano state autorizzati gli sbarchi di tutte le donne e i bambini. Sono in tutto 378 uomini che hanno toccato terra in cerca di un futuro migliore. Anche a macchina dell'hotspot ha funzionato. Con questo sbarco la consolidata capacità organizzativa è stata messa a dura prova. Si rende opportuno, un celere incontro con il ministro Salvini".
Lo afferma il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, che spiega: "Si tratta di discutere e approntare ogni dettaglio per il futuro, al fine di evitare possibili errori che potrebbero compromettere un lavoro certosino che viene effettuato da anni avendo cura nei minimi dettagli. Una vittoria dell'Italia tutta e dell'Europa la decisione di fare sbarcare questi migranti per questo sento il dovere di ringraziare il ministro Salvini con tutto il suo staff, il prefetto di Ragusa e quanti operano per l'accoglienza all'hotspot di Pozzallo".