Business dei migranti. Alfano: "Non esiste il reato di fotografia"

Le mani della 'Ndrangheta sul Cara più grande d'Europa

Business dei migranti. Alfano: "Non esiste il reato di fotografia"

Il Cara più grande d'Europa era in mano alla 'Ndrangheta. Da dieci anni. Su 103 milioni di euro di fondi Ue, che lo Stato ha girato dal 2006 al 2015 per la gestione del centro dei richiedenti asilo di Crotone, 36 sono finiti alla cosca degli Arena, ricostruisce Repubblica, sulal base delle carte dell'ultima inchiesta della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, in base alla quale sono state fermate 68 persone, molte appartenenti appunto al clan Arena. 

 


Tra gli arrestati, come riporta il Corriere, c'è anche Leonardo Sacco, che è stato vice presidente nazionale delle Misericordie ed è considerato il volto pulito cui si erano affidati gli Arenaper garantirsi la gestione del CARA di Isola. Sacco avrebbe stretto accordi con don Edoardo Scordio, parroco di Isola di Capo Rizzuto, e tra i fondatori delle Misericordie: anche il sacerdote è tra i fermati.

Sacco, scrive l'Espresso, è tante cose. Imprenditore di successo, spazia fino al noleggio di imbarcazioni. Manager della solidarietà. Presidente della squadra di calcio locale che milita in Eccellenza. Ma mister Misericordia è soprattutto un personaggio abile nel tessere relazioni istituzionali. 

Il ministro degli Esteri, Angelino Alfano ha quindi respinto gli attacchi politici legati a ipotesi di legami con alcuni responsabili del centro. "Gli esperti di social media hanno trovato (nel profilo di Sacco, ndr.) una galleria fotografica di personaggi di altissimo livello e con tutti i principali protagonisti della politica italiana, e non solo della politica. Facendo politica, ciascuno ha migliaia di foto: per carattere, non mi sottraggo quando mi chiedono una foto. E non mi pare - ha concluso - che sia stato introdotto nell'ordinamento giuridico italiano il reato di fotografia".