Mafia, si punta su Regione Lazio Alemanno si sospende da Fdi
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Mafia, si punta su Regione Lazio Alemanno si sospende da Fdi

Mafia, si punta su Regione Lazio Alemanno si sospende da Fdi

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(AGI) - Roma, 3 dic. - L'organizzazione che faceva capo all'exterrorista dei Nar, Massimo Carminati, dopo aver 'inquinato' ilCampidoglio e fatto 'affari' con alcuni dirigenti di entipubblici e responsabili di aziende municipalizzate, puntavadecisamente alla conquista della Regione Lazio per accaparrarsii migliori appalti. Sale di livello, dunque, l'indagine dellaDda della procura di Roma, che ha acceso un faro sulla vecchiae sull'attuale amministrazione e su quanto e' successo inquesti anni nei palazzi di via della Pisana e in vialeCristoforo Colombo. La corposa documentazione sequestrata ieridai carabinieri del Ros nell'ambito di numerose perquisizioniin abitazioni private e uffici potrebbe fornire nuovi spuntiinvestigativi. In un'intercettazione ambientale del maggioscorso, ad esempio, tra Carminati, il presidente di alcunecooperative sociali Salvatore Buzzi, il vice Carlo Guarany ealtre due persone, l'organizzazione ragionava su quali appaltifosse opportuno focalizzare l'attenzione e sulla necessita' ditrovare un sostegno politico ("ma dobbiamo sceglie la stradapolitica pure... Sono due dentro il Pd, che sarebbe questaLeonori", dice Guarany), in merito a una non meglio precisata"gara da 60 milioni". Carminati, come riferisce il gip FlaviaCostantini, nell'ordinanza di custodia cautelare, ricordava aipresenti che in Regione Lazio potevano contare anchesull'appoggio di Luca Gramazio ("se c'e' da da' unaspinta..."). E mentre nel carcere di Regina Coeli hanno presoil via stamani gli interrogatori di garanzia, l'ex sindacoGianni Alemanno, indagato per associazione di tipo mafioso ecorruzione, si e' autosospeso da tutte le cariche del FdI-Anper evitare ogni tipo di strumentalizzazione, fino a quando lasua posizione "non sara' pienamente e positivamente chiarita".In una lettera inviata a Giorgia Meloni, leader del partito,l'ex primo cittadino di Roma ha spiegato come in questo momentoil suo impegno "non possa non essere quello di capire realmentela portata di questa inchiesta e di dimostrare in manierachiara e puntuale, in tutte le sedi, la mia estraneita' agliaddebiti che mi vengono mossi". E se la presidente dellaCamera, Laura Boldrini ha chiesto "che la giustizia vada finoin fondo e faccia chiarezza su tutta la vicenda", il sindacoIgnazio Marino ha ripetuto di "aver sbarrato la porta agliinteressi, agli inciuci e ai rapporti poco chiari". "Il nostroobiettivo resta uno e uno soltanto: cambiare questa citta' soloper i romani e le romane", ha aggiunto. (AGI).
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