Mafia Capitale: Buzzi difende 'Samurai', "Carminati brava persona"
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Mafia Capitale: Buzzi difende 'Samurai', "Carminati brava persona"

Mafia Capitale: Buzzi difende 'Samurai', "Carminati brava persona"

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(AGI) - Roma, 9 giu. - "Massimo Carminati? E' una bravapersona, con me si e' sempre comportato bene". Lo ha detto ieriSalvatore Buzzi, presidente della coooperativa '29 giugno',collegato in videoconferenza dal carcere di Nuoro, nell'ambitodell'udienza tenutasi davanti al tribunale per le misure diprevenzione di Roma che dovra' decidere se applicare per lui eun'altra decina di indagati di 'Mafia Capitale' la sorveglianzaspeciale, l'obbligo di soggiorno per tre anni e la confisca deibeni sequestrati alcuni mesi fa. Detenuto dal dicembre scorsocon l'accusa di essere uno dei capi dell'associazione di stampomafioso che a Roma faceva affari con politici e amministratoricorrotti e con imprenditori collusi, Buzzi, parlando dell'exterrorista dei Nar (che in un'intercettazione ha definito'Samurai' come il personaggio a lui ispirato protagonista delromanzo di Giancarlo De Cataldo, 'Suburra'), ritenuto altroesponente di spicco del sodalizio criminoso, ha aggiunto: "Conme si e' comportato bene perche' aveva procurato lavoro allacooperativa, in particolare ci aveva fatto ottenere unafornitura di pasta a costi vantaggiosi. Lui era uno dei tantiex detenuti che collaboravano e collaborano con lacooperativa". Nella sua difesa, Buzzi minimizza la portata deldenaro coinvolto nel presunto giro di mazzette. "Anche a volerammettere che c'e' stata corruzione, questa riguardebbe solo il3% del fatturato della cooperativa. Un'inezia", hasottolineato, nell'ambito di una serie di dichiarazionispontanee rese al tribunale per le misure di prevenzione,Salvatore Buzzi, il presidente della cooperativa '29 giugno',collegato in videoconferenza dal carcere di Nuoro. "Lacooperativa - ha spiegato Buzzi, detenuto da sei mesi - ha 16milioni di euro di liquidita' ed aveva un giro d'affari di seimilioni l'anno". Buzzi, che si oppone alla confisca dellapropria abitazione costata 910mila euro, ha contestato la tesidella procura secondo cui l'immobile e' stato acquistato condenaro provento di reato. "Il mio stipendio annuo era di200mila euro e per comprare la casa mi e' stato concesso unmutuo". "Nella nostra cooperativa, la '29 giugno' - haproseguito Buzzi - lo stipendio del capo e' parametrato aquello dell'operaio, e io sono orgoglioso di quello che abbiamocostruito tutti insieme negli anni. Il nostro fatturato e'rilevante grazie all'impegno di ognuno". "Quanto affermato inudienza dal mio assistito - ha commentato l'avvocato AlessandroDiddi - non e' affatto una ammissione di colpa, masemplicemente un ragionamento per ipotesi. Laddove tutte lecorruzioni contestate a Buzzi fossero fondate, questeinciderebbero in una percentuale minima sul fatturato dellecooperative e conseguentemente anche il suo stipendio potrebbeessere ritenuto inquinato per quella percentuale, ai fini dellaconfisca del suo patrimonio, in misura corrispondente". .
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