Mafia Capitale, Alfano al prefetto "indaghi su Campidoglio"
ADV
ADV
Mafia Capitale, Alfano al prefetto "indaghi su Campidoglio"

Mafia Capitale, Alfano al prefetto "indaghi su Campidoglio"

Mafia Capitale, Alfano al prefetto "indaghi su Campidoglio"
di lettura
(AGI) - Roma, 9 dic. - Il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraroindaghera' sul Campidoglio. Il ministro dell'Interno AngelinoAlfano ha conferito al prefetto pieni poteri di "accesso e diaccertamento" nei confronti del Comune di Roma, a seguitodell'inchiesta su Mafia Capitale. Pecoraro nominera' unaCommissione d'indagine composta da tre funzionari dellapubblica amministrazione, supportati da un nucleo di espertiappartenenti alle forze di polizia. Le verifiche sugli atti delComune per individuare eventuali infiltrazioni mafiosedureranno tre mesi, rinnovabili per ulteriori tre mesi, poi lacommissione consegnera' le proprie conclusioni al prefetto, cheentro 45 giorni relazionera' al Viminale. Una mossa, dunque,che sembrerebbe allontanare l'ipotesi di scioglimento delComune per mafia, almeno fino al termine degli accertamenti. E intanto sono stati ben poco risolutori gli interrogatoridi garanzia di oggi: quattro indagati finiti agli arrestidomiciliari nell'ambito dell'inchiesta su Mafia Capitale sisono difesi davanti al gip Flavia Costantini e hanno respintole accuse, negando di far parte del sodalizio criminoso cheruota attorno alla figura dell'ex estremista nero MassimoCarminati. Si tratta della dipendente comunale EmanuelaSalvatori, di Rossana Calistri, direttore della fondazione"Integra Azione", di Patrizia Caracuzzi, segretaria personaledell'ex amministratore delegato di Ama Franco Panzironi e diFranco Cancelli, responsabile della cooperativa Edera. Adifferenza dei primi tre, che hanno risposto alle domande delgiudice, Cancelli ha preferito difendersi facendo solodichiarazioni spontanee. Domani l'atto istruttorio riguardera'Raniero Lucci, Sergio Menichelli, Marco Placidi e Mario Schina,anche loro ai domiciliari. Per giovedi', intanto, sono fissatele prime udienze davanti al tribunale del riesame: al collegiodei giudici si sono rivolte, in particolare, le difese diCarminati, Riccardo Brugia, Raffaele Bracci, Fabrizio FrancoTesta e Roberto Lacopo. Sul fronte del Campidoglio, il presidente del Pd ecommissario del partito a Roma, Matteo Orfini, al termine di unincontro con il sindaco della Capitale, Ignazio Marino, haescluso l'ipotesi dello sciglimento del Comune, "perche' ognigiorno di piu' credo emerga che questa amministrazione e questosindaco siano stati un problema per la malavita organizzata equindi dobbiamo puntare su questa amministrazione anche persconfiggere la mafia". Attaccando invece il Pd romano, "da anniostaggio di gruppi dirigenti che pensavano piu' a costruireguerriglie di corrente interne al partito che ai problemi dellacitta'". Mentre la diocesi di Roma smentisce la suaimplicazione nell'inchiesta sulla cupola mafiosa di Roma:l'ente ecclesiastico "Arciconfraternita SS. Sacramento e di S.Trifone" era stato di fatto gia' estinto da tempo. (AGI).
ADV