Mafia a Roma, i commissari in Campidoglio
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Mafia a Roma, i commissari in Campidoglio

Mafia a Roma, i commissari in Campidoglio

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(AGI) - Roma, 16 dic. - Al via l'indagine dei commissariprefettizi incaricati di accedere agli atti del Comune di Romaper verificare la regolarita' di appalti e delibere. Lacommissione d'indagine nominata dal Prefetto della capitaleGiuseppe Pecoraro, delegato dal ministro Alfano a seguitodell'inchiesta su Mafia Capitale, e' da questa mattina inCampidoglio, e ha iniziato il proprio lavoro dal segretariatogenerale per avere una panoramica della macchina amministrativache sara' oggetto dell'attivita' di controllo. "Chi vuole chequesta giunta cada - ha intanto ribadito il sindaco IgnazioMarino - vuole che vinca la mafia, mentre io voglio che vincanoi romani perbene. Il centrodestra ha governato nei passati 5anni e ha fatto affari con gli eredi della banda dellaMagliana, unendosi a quella politica malata che nelle ultimesettimane chiedeva di farmi cadere perche' altrimenti gliaffari erano finiti". E sulle nuove norme contro la corruzione, il ministro dellaGiustizia Andrea Orlando ha chiarito che "saranno valutate dalParlamento, e potranno essere rafforzate". In ogni caso,secondo il Guardasigilli, "la partita decisiva si gioca sulfronte della prevenzione. Agire su prevenzione e trasparenza e'un antidoto fondamentale contro la corruzione". Mentre secondoil presidente dell'Autorita' anticorruzione, Raffaele Cantone,che ha definito "una rivoluzione copernicana" il decretolegislativo sulla trasparenza nella pubblica amministrazione"l'unico modo per intervenire sul malaffare e' mettere in camponorme per responsabilizzare la P.A.". Lo stesso Cantone e'tornato sulla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024: "Lacorruzione non puo' essere un alibi da utilizzare perrinunciare a una grande occasione", ha ribadito. "Per l'Expo e'stato attivato un programma (Open Expo, ndr) che stafunzionando con ottimi risultati, e tutte le attivita' sonoinserite nel sito. E' ridicolo dire che non si puo' faretrasparenza su un grosso numero di appalti". Infine, laproposta di modifica del codice antimafia, presentata allaCamera dal presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi,prevede di estendere ai reati di corruzione le norme antimafiacon il sequestro dei beni. Una norma che "si incrocera' inParlamento con quella del Governo". (AGI)
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