Mafia a Roma: Alemanno, mai conosciuto Carminati
ADV
ADV
Mafia a Roma: Alemanno, mai conosciuto Carminati

Mafia a Roma: Alemanno, mai conosciuto Carminati

di lettura
(AGI) - Roma, 3 dic. - "Io Carminati non l'ho mai conosciuto".Lo ha detto l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, parlandodell'inchiesta sulla mafia nella capitale durante laregistrazione della puntata odierna di 'Porta a porta'. Lepersone strettamente legate al presunto capo del sistemamafioso su cui indaga la Procura "sono persone che hanno avutoun percorso diverso e anzi antagonista rispetto al mio e aquello del Movimento sociale italiano", ha aggiunto Alemannoribadendo di non aver mai conosciuto Carminati "soprattutto inquella fase" della sua vita. "Sapevo che era un ex detenuto cheaveva scontato la pena e anche un imprenditore", ha conclusol'ex sindaco. "Ho riposto fiducia in persone che, se le accuse fosseroconfermate, l'hanno tradita", e quindi "avrei commesso l'erroredi dare fiducia a chi non l'ha rispettata". Lo ha detto l'exsindaco parlando a 'Porta a porta' dei suoi stretticollaboratori coinvolti nell'inchiesta sulla mafia nellacapitale condotta dalla Procura. Riferendosi in particolare alsuo ex capo segreteria, Antonio Lucarelli, all'ex ad di EnteEur, Riccardo Mancini e all'ex ad di Ama, Franco Panzironi,Alemanno ha assicurato che "da loro mi sono sempre stati negaticontatti strani o pericolosi, e questa cosa mi e' stataassicurata anche quando usci' un articolo dell'Espresso suilegami fra Carminati e l'amministrazione capitolina". Tuttavia"questo non toglie la mia responsabilita' politica di averlinominati", ha aggiunto l'ex sindaco, e quindi "paghero'politicamente le conseguenze di cui mi faro' carico". "Sono uscito dall'esperienza di sindaco di Roma piu' poverodi prima: ho dovuto vendere una casa e contrarre un mutuoperche' il Pdl non mi ha aiutato nella campagna elettorale",sottolinea Alemanno, ammettendo che la sua fondazione 'NuovaItalia' ha ricevuto "complessivamente 75 mila euro tuttidichiarati e tracciati, dal Consorzio di cooperative" guidatoda Salvatore Buzzi considerato dalla procura il braccioeconomico del boss Massimo Carminati. Elencando le spese della sua campagna elettorale per latentata rielezione a sindaco, Alemanno ha riferito di averspeso due milioni di euro, di cui 1,5 milione di finanziamentie 500 mila euro di debiti personali". L'ex primo cittadino ha infine precisato che "i contributialla mia fondazione sono contributi per attivita' assolutamentelecite". L'ipotesi di sciogliere il Comune di Roma e "di nominare uncommissario oggi sarebbe necessaria, e la penso cosi' gia' daprima di questa vicenda". Il consiglio comunale andrebbesciolto, secondo Alemanno, "non per infiltrazioni mafiose maperche' conviene a tutti per fermarsi un momento e riflettere"su "un'oggettiva debolezza della politica romana". L'ideadell'ex sindaco e' quindi quella di "un autoscioglimento". In mattinata, Alemanno aveva deciso di autosospendersi datutte le cariche del FdI-An "fino a quando la mia posizione nonsara' pienamente e positivamente chiarita" in meritoall'indagine cosiddetta Mafia Capitale. "Cara Giorgia, - si legge in una lettera inviata a Giorgia Meloni, leader del partito - ti ringrazio per la solidarieta' ela fiducia che tu e altri esponenti di vertice del partitoavete espresso pubblicamente nei miei confronti. Questedichiarazioni si uniscono ai messaggi di tantissimi militanti esemplici cittadini che mi sono stati vicini in un momento cosi'difficile per il mio percorso politico e personale. In questomomento il mio impegno principale non puo' non essere quello dicapire realmente la portata di questa inchiesta e di dimostrarein maniera chiara e puntuale, in tutte le sedi, la miaestraneita' agli addebiti che mi vengono mossi. Nello stessotempo mi rendo conto della necessita' di evitare facilistrumentalizzazioni che potrebbero usare queste vicende perattaccare l'immagine di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale,che evidentemente nulla c'entra con tutto cio'. Per questimotivi ti comunico la mia irrevocabile decisione diautosospendermi da tutti gli organi del Partito, fino a quandola mia posizione non sara' pienamente e positivamentechiarita".(AGI).
ADV