(AGI) - Ragusa, 9 dic. - Dopo sei ore in Procura a Ragusa,Veronica Panarello, madre del piccolo Andrea Loris Stival, e'stata sottoposta a fermo.
La donna e' statacondotta alle 18 negli uffici della Procura per essere sentita come persona informata sui fatti dalprocuratore capo Carmelo Petralia e dal sostituto Rota. Insiemea lei il marito.
Gli investigatori di polizia e carabinierisono entrati nella casa dei genitori di Loris, li hanno fattisalire in auto e li hanno accompagnati in questura. Il gruppodi investigatori giunti nell'abitazione della famiglia Stivale' nutrito. Tra gli altri, il capo della Squadramobile, Nino Ciavola, ufficiali dei carabinieri, funzionaridello Sco.
La nuova convocazione di VeronicaPanarello e'stata decisa dalla Procura di Ragusa perche', secondo quanto siapprende, e' stato completato l'esame sia delle immagini ditutte le telecamere presenti lungo il tragitto che la donnasostiene di aver compiuto sabato, sia dei tabulati telefonicidel suo cellulare.
I Pm avrebbero chiesto a Veronica Panarello puntuali chiarimenti su una serie dicircostanze da lei riferite e che non combaciano con i datiemersi dagli accertamenti tecnici sulle immagini e sul trafficotelefonico.
Sono 36 i minuti ai quali Veronica Panarello dovra' dare una spiegazione. Quei 36 minuti tra le 8,49 e le 9,25 del 29 novembre trascorsi in casa, presumibilmente con Loris che, come si vedrebbe dalle telecamere, non sarebbe mai andato a scuola ma sarebeb invece rientrato a casa. In quei minuti, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, la donna avrebbe ricevuto soltanto una telefonata dal marito, Davide Stival. La telefonata sarebbe avvenuta alle 9,23, cioe' due minuti prima che la madre uscisse di casa. Cosi' come rimane il mistero sul passaggio dell'auto della donna a poche decine di metri dal luogo del ritrovamento, il Vecchio Mulino. Quel passaggio che la donna avrebbe fatto prima di recarsi al corso di cucina a "Donnafugata", dove arrivo' alle 9,55. Nessun riscontro, nonostante due giorni di ricerche anche dall'alto con gli elicotteri, per quanto riguarda lo zainetto blu con gli spilloni gialli che Loris indossava la mattina di quel tragico sabato 29 novembre.
LA DISPERAZIONE DEL PADRE - "Se e' stara mia moglie, mi cade ilmondo addosso". La frase, a quanto si apprende, sarebbe statapronunciata da Davide Stival, papa' del piccolo Loris, neicorridoi della Procura di Ragusa.
ECCO LE TAPPE DELLA VICENDA:
- 29 NOVEMBRE: "Non ho trovato mio figlioall'uscita dalle lezioni, aiutatemi". Sono le 12,45 di unsabato apparentemente uguale a anti altri quando VeronicaPanarello, 25 anni, si presenta dai carabinieri di Santa CroceCamerina. Immediate scattano le ricerche ma la tragica svoltaarriva quattro ore piu' tardi quando il cadavere del piccoloLoris Andrea Stival, 8 anni, viene trovato in un canalone neipressi del Mulino Vecchio, a 4 km dalla scuola "Falcone eBorsellino". A scoprire il corpo e' Orazio Fidone, uncacciatore del posto: "Mia moglie mi ha chiesto di unirmi allericerche perche' conosco bene la zona", spiega ai cronisti.
- 30 NOVEMBRE: Il procuratore di Ragusa, Carmelo Petralia,apre un fascicolo per "omicidio volontario contro ignoti".
Viene disposto il sequestro dell'auto del cacciatore, ma la suaiscrizione nel registro degli indagati e' un "atto dovuto"proprio per procedere agli accertamenti tecnici.
- 1 DICEMBRE: Dall'autopsia arriva la conferma di quelloche gli investigatori avevano capito sin dal primo momento:Loris e' stato ucciso. Non certo invece che abbia subito abusisessuali. Nessuna traccia dello zainetto blu con le cinghiegialle che il bambino aveva con se'. Gli inquirenti ipotizzanoche il ragazzino possa essere salito sull'auto di qualcuno checonosceva, non lontano da scuola, la' dove la mamma dice diaverlo lasciato prima di andare ad un corso di cucina alcastello di Donnafugata.
- 2 DICEMBRE: Veronica Panarello viene sentita in questuracome persona informata dei fatti e si fanno strada le primeincongruenze della sua versione: Loris non compare nelleimmagini dei video sin qui acquisiti dagli inquirenti. Intornoall'ora di pranzo, davanti alla scuola viene ritrovato un paiodi slip blu che in un primo momento sembrano appartenere albambino (che non li aveva indosso al momento del ritrovamento).
Ma la mamma non li riconosce.
- 3 DICEMBRE: nel pomeriggio viene perquisita la casa deigenitori di Loris: sono "atti specifici di poliziagiudiziaria", spiega il procuratore di Ragusa, "perl'acquisizione di elementi che potrebbero rivelarsi utili alprosieguo delle indagini" . Nuovo colpo di scena: in uno deivideo passati al setaccio da polizia e carabinieri si vede lamamma che alle 8,15 si avvicina all'auto con i due figli masolo il piu' pccolo, Diego, sale in macchina; Loris dopo unabreve discussione torna verso casa.
- 4 DICEMBRE: Dall'autopsia emerge un nuovo dettaglio:Loris sarebbe stato strangolato con una fascetta di plastica daelettricista. Gli investigatori ripercorrono con VeronicaPanarello il percorso che la donna sostiene di aver fattosabato scorso con il figlio. Accertamenti e rilievi nella casadi campagna del cacciatore.
- 5 DICEMBRE: le telecamere poste sulla linea della scuola"Falcone e Borsellino" sabato mattina non hanno ripreso la Polonera della mamma di Loris. Viene confermato che la morte e'stata provocata da asfissia da strangolamento, ed emergel'ipotesi che il bimbo poteva essere ancora vivo, maagonizzante, quando e' stato buttato nel canalone. La maestraTeresa Iacona racconta di essere rimasta sorpresa quando ilpapa' di Loris, su richiesta della mamma, le ha consegnato unabusta di fascette elettriche che sarebbero servite a scuola:"nessuna di noi ne ha mai chieste, sono pericolose".
- 6 DICEMBRE: le fascette da elettricista sarebbero stateutilizzate anche per legare i polsi del bambino prima diucciderlo. Intanto emergono nuovi dubbi sulla versione dellamamma: la sua Polo, ripresa da un video, per attraversarel'area vicina a quella del Mulino vecchio, dov'e' statorecuperato il cadavere di Loris, impiega 9 minuti, molti dipiu' di quelli necessari.
- 7 DICEMBRE: si intensificano le ricerche dello zainettoblu di Loris, letteralmente svanito nel nulla. Il viceparrocodi Santa Croce Camerina attacca i giornalisti: "tantetelecamere, anche qui in chiesa oggi, e' una vergogna.
Evidentemente non hanno altro da fare". La prozia di Lorislancia l'ennesimo appello a dire la verita'. "Bastardi,costituitevi".
- 8 DICEMBRE: Veronica Panarello, prelevata a casa econdotta negli uffici della procura, e' stata sottoposta a fermo. (AGI)