Libri: da banda della Magliana a Mokbel, la conquista di Roma
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Libri: da banda della Magliana a Mokbel, la conquista di Roma

Libri: da banda della Magliana a Mokbel, la conquista di Roma

Libri: da banda della Magliana a Mokbel, la conquista di Roma
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(AGI) - Roma, 3 lug. - La guerra criminale che infuria a Roma,e oggi ha messo a segno un nuovo colpo con l'omicidio di SilvioFanella, ha nutrito la narrativa degli ultimi anni, a partireda quel "Romanzo criminale" (Einaudi) che vide il magistratoGiancarlo De Cataldo raccontare il miscuglio tra delinquenza,ambienti di estrema destra e politica al cui centro c'era labanda della Magliana. Il Freddo, il Libano e il Dandi sono iprotagonisti del sogno di ascesa sociale di ragazzi di borgatarealizzato a partire dagli anni Sessanta a suon di rapine etraffico di droga. La banda mette a ferro e a fuoco lacapitale, inaugurando quella commistione tra crimine e politicache trovera' conferma di recente nelle inchieste su un'altrabanda, quella he farebbe capo a Gennaro Mokbel, del qualeFanella era considerato il "cassiere". Dove "Romanzo criminale" finisce, comincia "Suburra"(Einaudi). A De Cataldo si unisce il giornalista di RepubblicaCarlo Bonini in un romanzato tentativo di fare il punto suquanto accade oggi nella Capitale e, soprattutto, su cosa ciattende. Al centro di questo "Basso impero criminale" c'e' unristorante, La Paranza, che a tavola riunisce cardinali,politici e affaristi. Un po' come quel ristorante AssuntaMadre, a pochi passi dalla procura nazionale antimafia,frequentato da Mokbel e in cui i dirimpettai piazzarono unacimice che permise di intercettare Albero Dell'Utri, fratellodi Marcello, mentre parlava di una possibile fuga all'esterodell'ex senatore. "All'Assunta Madre vip, politici, magistrati,cardinali e criminali siedono a fianco a fianco a loroinsaputa", scrivono Floriana Buffon e Pietro Orsatti in "Granderaccordo criminale" (Imprimatur editore), inchiesta che mettedavanti agli occhi cio' che acade sotto il nostro naso: "Lemafie -sottolineano gli autori- ci sono, stanno bene, godono diottima salute e continuano a saccheggiare Roma per riciclaresoldi, fare soldi e costruire alleanza. Se le mafie in unterritorio stanno bene quindi significa che lo Stato (in tuttele sue forme da quelle politiche a quelle civilissime esociali) non le combatte abbastanza o addirittura ha trovatol'accordo.(AGI)Fab
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