(AGI) - Napoli, 17 lug. - Pagavano il pizzo alla camorra perfare le riprese nella villa del boss per la fiction sullacamorra. Anche per la fortunata serie tv 'Gomorra', ispirata allibro di Roberto Saviano, vale la regola non scritta per cui inalcune zone della Campania comanda solo la criminalita'orgnaizzata.
Il Gip di Napoli ha spiccato un mandato d'arrestoper un reggente del clan Gallo-Cavalieri (Francesco Gallo, gia'in carcere) e per i suoi genitori per estorsione alla societa'di produzione Cattleya che aveva affittato l'abitazione delboss nel parco Penniniello di Torre Annunziata per ripresedelle serie tv di Sky. I provvedimenti sono scaturiti daun'indagine dei carabinieri oplontini.
Estorsioni a Gomorra: indagati anche manager della Cattleya
La villa doveva esserela location per girare le scene sulla famiglia Savastano nellasua abitazione e il contratto di affitto era per 30mila eurocomplessivi in cinque rate da 6mila euro. La prima rata erastata versata a marzo 2013, ma il 4 aprile di un anno faFrancesco Gallo fu arrestato per associazione a delinquere distampo mafioso e la sua abitazione in via Plinio, che dovevadiventare set televisivo, sequestrata. I militari dell'Arma,anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali hannodimostrato che i genitori del boss - Raffaele Gallo eAnnunziata De Simone - ora arrestati, hanno continuato amantenere rapporti con alcune persone della produzione,ottenendo che venisse pagata una seconda rata direttamente aloro e non al custode giudiziario nominato dal giudice dopo ilsequestro. "Gli addetti alla produzione evitavano poi diversare le somme restanti ai Gallo solo a seguito di trattativeche intraprendevano direttamente con costoro, senza che venisseinformata l'autorita' giudiziaria", si legge in una nota dellaProcura firmata dall'aggiunto Filippo Beatrice. Il gip diNapoli ha emesso i provvedimenti restrittivi per l'ipotesi direato di estorsione, rigettando le richieste dei pm per altreipotesi quali l'associazione a delinquere di stampo mafioso,corruzione, droga e favoreggiamento personale, una decisionecontro la quale la procura ha presentato appello. .