La vittima dell'acido in aula, faccia a faccia col suo aguzzino
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La vittima dell'acido in aula, faccia a faccia col suo aguzzino

La vittima dell'acido in aula, faccia a faccia col suo aguzzino

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(AGI) - Milano, 16 set. - "Voglio guardare in faccia i mieiaggressori". Torna in aula di giustizia la vicenda degliagguati con l'acido e una delle vittime, Stefano Savi 'sfida'l'uomo accusato di averlo sfigurato presentandosi al processo'faccia a faccia' con Alexander Boettcher, detenuto, presentein aula in gabbia. Dopo la prima condanna e la tormentatavicenda legata al figlio della coppia Levato-Boettcher affidatoa un istituto, ora la giustizia si occupa dell'aggressione aSavi, il 2 novembre 2014. Secondo l'accusa, Boettcher e la suacompagna Martina Levato, assieme al presunto complice AndreaMagnani, avrebbero colpito Savi mentre tornava a casa "per unoscambio di persona". L'obiettivo vero sarebbe stato ilfotografo Giuliano Carparelli, che aveva avuto un flirt conMartina. Il pm Marcello Musso, inascoltato, ha esortato ifotografi e gli operatori televisivi a non riprenderlo perche'"l'identita' delle persone offese va tutelata, identita' che e'stata cancellata dall'acido". A prendere poi la parola, ildirigente della polizia di Milano, Maria Jose' Falcicchia, cheha condotto le indagini. Stefano Savi, "e' stato vittima di unerrore di persona, solo perche' somigliava fortemente aCarparelli" e "ha avuto la sfortuna di frequentare gli stessilocali per studenti che frequentava anche Carparelli", haaffermato. Secondo Falcicchia, Martina Levato, AlexanderBoettcher e Andrea Magnani avevano costituito "una vera epropria associazione, con tanto di organizzazione, basilogistiche e mezzi economici". In questo contesto, Boettcherera "il regista", Magnani "un soldato agli ordini delgenerale", il broker di origini tedesche. Martina Levato eAndrea Magnani andranno a processo venerdi' prossimo con ilrito abbreviato. Savi, studento di economia alla Bicocca, hagia' subito una quindicina di operazioni chirurgiche ed e'arrivato in aula indossando una felpa con il cappuccio e uncappellino da baseball. Ha potuto restare in aula per pochiminuti. Per la legge, chi deve ancora deporre in un processonon puo' infatti ascoltare le dichiarazioni degli altritestimoni. "Si e' presentato con grande scioltezza e serenita'.Direi che sta benissimo - ha affermato uno dei suoi legali,l'avvocato Stefano Orabona. E' rimasto seduto, poi, uscendo, e'passato accanto alla gabbia dove c'era Boettcher. Dopo cheverra' sentito sara' sempre in aula". (AGI).
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