(AGI) - Firenze, 1 lug. - E' stato il Presidente del consiglio,Matteo Renzi ad ufficializzare la scelta di Genova come portopiu' idoneo per lo smantellamento della Costa Concordia. La decisione del governo ha pero'provocato il rammarico edisappunto di Cgil, Cisl e Uil della Toscana che speravano chela scelta ricadesse sul porto di Piombino. "L' interesse delprivato - si legge in una nota - ha prevalso su quellopubblico, sulla difesa dell'ambiente e sugli impegni presi conun progetto di riconversione industriale per Piombino che e'stato ratificato da Governo, istituzioni locali e partisociali.
Per l'impegno generoso che ha profuso e per i danni intermini ambientali e turistici che ha subito, la Toscanaavrebbe meritato un'altra conclusione di questa vicenda.Chiediamo ora al Governo che siano rispettati tutti gli impegnipresi nell'accordo di programma e che in particolare l'impegnoad effettuare a Piombino la dismissione di navi militari sitramuti in una certezza".
Interviene anche il presidente della Regione Toscana, EnricoRossi. "Intensificheremo quanto piu' possibile i controllicontro l'inquinamento e per la tutela del mare". "Certo erameglio se veniva a Piombino come ho sempre sostenuto - haproseguito - un percorso di sole 39 miglia, contro le 208 cheseparano il Giglio da Genova, sarebbe stata la soluzionemigliore. Invece si e' scelto la piu' rischiosa. In questi casisarebbe giusto adottare il principio di precauzione, che e'nella normativa europea. Dispiace che l'ipotesi di Piombino nonsia stata nemmeno valutata, cosa che ha motivato il mio votonegativo nella conferenza dei servizi. Avevo chiesto unsopralluogo nel porto dove e' in corso l'escavo il giorno delrigalleggiamento, per verificare lo stato dei lavori. Ora ciauguriamo che vada tutto bene e che non si siano conseguenzenegative. Noi vigileremo". "Chiediamo al governo - haproseguito Rossi - di aiutare Piombino a mettersi presto incondizione di accogliere le navi militari da smaltire. Sitratta di 40mila tonnellate gia' assegnate a Piombinodall'accordo di programma per l'area. Nell'accordo c'e' scrittoche dopo l'escavo deve essere messo a bando il bacino dicarenaggio, ma devono essere definiti tempi e condizionieconomiche. Sempre nell'accordo si prevede la realizzazionedella Tirrenica, e al suo interno la realizzazione dellabretella Gagno-Poggio Batteria. Poi c'e' la partita dellebonifiche. Come coordinatore il mio obiettivo e' che entroluglio venga definito il cronoprogramma per l'intero pacchettoda presentare alla Val di Cornia: escavo, infrastrutture,bonifiche e impegni a sostegno dell'industria". La Toscana, haconcluso il presidente, "che si e' dovuta sobbarcare il relittoper 900 giorni, ha dimostrato un grande senso diresponsabilita'. Per ottenere da Roma i permessi per Piombinoci abbiamo messo molto tempo, evidentemente ci siamo introdottiin un meccanismo di competitivita' tra i porti, anche parlandoper primi della prospettiva della rottamazione dei navigli. Maora guardiamo al domani. Continueremo a collaborare, anche conla nostra presenza nell'Osservatorio, per la tutela del mare,dell'isola del Giglio, della Toscana, e per lo sviluppo diPiombino. La vendetta - ha detto rispondendo ai cronisti - nonfa parte del nostro orizzonte".
Tempestiva la risposta del ministro dell'Ambiente GianlucaGalletti in un'intervista telefonica a Sky Tg24. Genova offrivamigliori garanzie rispetto a Piombino per lo smaltimento dellaCosta Concordia, ed e' stata scelta in particolare per questomotivo. Galletti ha sottolineato che "l'impatto ambientale etutti i rischi connessi all'operazione sono stati valutati nelloro complesso. Il rischio non e' solo durante il trasporto maanche nello smaltimento, e Genova dava delle garanzie miglioridi Piombino per quanto riguarda lo smaltimento che e' una faseimportante anche dal punto di vista del contenimento dei rischiambientali". Per Galletti, "la nave non poteva rimanere li'per un altro inverno perche' sarebbe stato comunque fonte dipossibili danni ambientali. Quindi 17 amministrazioni su 19 chedovevano dare il loro benestare al trasferimento dellaConcordia a Genova hanno dato il loro parere favorevole nellaConferenza dei servizi.
Il governo ha preso la decisione dei 17su 19 e con prescrizioni, - "il mio ministero, che e' uno dei17, ha dato prescrizioni importanti per il trasporto, ha dettoa quali condizioni puo' essere effettuato il trasporto" -ritenendo che ci siano meno rischi nel complessodell'operazione. Quanto alle obiezioni di associazioniambientaliste che avrebbero voluto si optasse diversamente, acominciare dal capitolo relativo ai rischi connessi allospostamento del relitto che sarebbero minori con unospostamento ridotto al minimo essenziale, il ministro hareplicato: "Ognuno la pensa come vuole, noi chiaramente leanalisi le abbiamo fatte sulla base di dati scientifici etecnici. E' chiaro che e' la prima volta che un'operazione diquesto genere viene fatta al mondo, quindi i rischi sonoconnessi all'operazione che stiamo facendo, pero' mi aspettoche da oggi in poi le polemiche siano finite, questa non puo'essere una guerra fra poveri, deve diventare una grandeoperazione italiana che noi dobbiamo far vedere a tutto ilmondo perche' questa operazione, questo trasporto avra' unarilevanza globale. Dobbiamo far vedere che noi abbiamo unatecnologia in grado di fare queste operazioni bene, nei tempiprevisti e con tutte le caratteristiche ambientali di sicurezzache richiede". .