L'Istat conferma il calo del Pil dello 0, 4% nel 2014
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L'Istat conferma il calo del Pil dello 0, 4% nel 2014

L'Istat conferma il calo del Pil dello 0, 4% nel 2014

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(AGI) - Roma, 23 set. - Nel 2014 la variazione del Pil in volume e' pari a -0,4%, con una revisione nulla rispettoalla stima preliminare di marzo. Lo comunica l'Istat nel reportsui conti economici, i cui dati incorporano la revisione deiconti nazionali relativa al triennio 2012-2014, effettuata pertenere conto delle informazioni acquisite dall'Istat dopo lastima pubblicata a marzo. Nel 2014 il Pil ai prezzi di mercato e' pari a 1.613.859milioni di euro correnti, con una crescita dello 0,4% rispettoall'anno precedente. L'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche nel2014 e' pari in valore assoluto a -49.038 milioni di euro, conun'incidenza in rapporto al Pil del -3,0%. Tale valore e'invariato rispetto alla stima pubblicata in precedenza. Il rapporto deficit/Pil nel 2014 e' in peggioramentorispetto al valore (-47.307 milioni, pari al 2,9% del Pil)segnato l'anno precedente. Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesaper interessi) e' risultato positivo e pari al 1,6% del Pil. Il saldo di parte corrente (risparmio o disavanzo delleAmministrazioni pubbliche) e' positivo e pari a 2.327 milionidi euro, a fronte dei 1.169 milioni del 2013. Il miglioramentoderiva da un aumento delle entrate correnti di 7,4 miliardi dieuro, superiore a quello delle uscite correnti al lordo degliinteressi, pari a 6,3 miliardi. L'Istat rivede inoltre leggermente al rialzo il rapportodebito/Pil italiano nel 2014 al 132,3% dal 132,1% delle stimeprecedenti pubblicate in marzo. Quanto al reddito disponibile delle famiglie consumatricinel 2014 e' cresciuto lievemente (+0,1%), mentre il relativopotere d'acquisto e' diminuito dello 0,2%. Secondo l'Istat lapropensione al risparmio delle famiglie scende all'8,7% (dal9,1% del 2013). "Nel 2014 - si legge nel report - il reddito lordodisponibile delle famiglie consumatrici e' rimasto quasistabile in valori correnti (+0,1%) mentre la modesta dinamicadei prezzi ha determinato una contrazione del potere d'acquisto(cioe' il reddito disponibile in termini reali) pari allo 0,2%.Contemporaneamente, la spesa per consumi finali e' cresciutadello 0,7%, determinando un calo di 0,4 punti percentuali dellapropensione al risparmio (definita dal rapporto tra ilrisparmio lordo delle famiglie e il loro reddito disponibile),che e' scesa all'8,7%. L'attivita' di investimento inabitazioni ha confermato la tendenza alla riduzione (-2,9%)".(AGI).
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