Il sito Politico.com ha pubblicato un articolo dove parla dei corpi militari e di polizia italiana, e con sorpresa scopriamo di essere diventati i poliziotti d’Europa. “E’ tempo che riconosciamo ai militari italiani un po’ di rispetto”, scrive il sito, considerato uno dei più autorevoli nell’analizzare le dinamiche politiche europee. La notizia è stata riportata oggi sul quotidiano Il Foglio, che poi aggiunge: “E il resto suona anche meglio: perché ammetteva alcune verità controintuitive e che non sono mai riconosciute”. Ovvero che l’Italia sarebbe in teoria un cattivo membro della Nato spendendo soltanto l’1,1 per cento del pin per il budget militare. E il Foglio ricorda la tirata d’orecchi subita dall’Italia da Trump, che appunto stigmatizzava la bassa spesa dell’Italia.
Italia poliziotto d'Europa
Ma tra missioni in Libano e Iraq, Somalia e Mediterraneo “è chiaro che l’Italia è diventato il poliziotto d’Europa”. Dice a Politico.eu un ex ambasciatore italiano alla Nato: “Le spese per la Difesa non sono la sola unità di misura. Creare sicurezza, schierare forze e compiere operazioni sono cose che contano più del budget”.
Il paradosso del Mediterraneo
I militari italiani coinvolti in operazioni di polizia sono circa 28mila. E poi conterebbe anche un altro fatto. “L’Italia” scrive il Foglio, “tenderebbe a sgonfiare le spese militari per non irritare l’opinione pubblica. Il risultato è che per paradosso, il paese modello della Nato è la Grecia, perché risulta spendere molto del suo (magro) Pil”. Mentre in realtà l’Italia a farsi perso della sicurezza dell’Europa sul fianco meridionale.