Italia, il governo nel percorso accidentato delle privatizzazioni
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Italia, il governo nel percorso accidentato delle privatizzazioni

Italia, il governo nel percorso accidentato delle privatizzazioni

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La sfida delle nuove privatizzazioni in Italia sara' un bancodi prova importante per il governo e diversi grandi investitoriinternazionali sicuramente premono da tempo perche' questanuova stagione si apra. A Bruxelles Roma ha promesso 30miliardi di euro di privatizzazioni entro il 2017, circa il2,1% del Pil. Nel bene e nel male, la volonta' di riformare ilBel Paese sara' giudicata anche da questo. Centrare gliobiettivi non sara' comunque semplice, anche per la delicatezzadi molti dossier. Entro la fine dell'anno sara' quotata RaiWay, che gestisce le torri di trasmissione della Rai, le stesseche sono utilizzate dal ministero dell'Interno e dalle forzedell'ordine. Questa quotazione di un'eccellenza industriale e'strettamente collegata al taglio da 150 milioni di euro allaRai voluto dall'attuale governo. A catena il tutto si ricollegaallo stesso assetto futuro della Rai, un dossier rovente atutte le latitudini politiche. Entro fine anno, inoltre, il13,7% di Stmicroelectronics controllato dal Ministerodell'Economia, potrebbe passare alla Cassa Depositi e Prestiti:circa 800 milioni di euro che fanno bene all'Erario, macomporterebbero un altro investimento importante di Cdp dopoSnam, Fintecna, Sace e Simest. Oltretutto, come noto, Cdp nonpuo' investire in societa' in perdita ed e' quindi necessarioche Stm si mantenga in utile. Ancor piu' complesso il casodella privatizzazione delle Ferrovie dello Stato. Gli esitidell'unico precedente britannico sono stati tutt'altro cheincoraggianti e la decisione tra privatizzare tutta la societa'con dentro la rete dei binari italiani o escludere quest'ultimae' molto difficile. Nel resto d'Europa le ferrovie sonopubbliche e scorporare la rete (lasciandola in mano allo Stato)potrebbe essere un input decisivo per la creazione di una reteeuropea delle ferrovie che necessiterebbe di una coordinazione(e di una volonta' politica) continentale. L'alternativadarebbe piu' valore all'operazione, ma potrebbe complicareanche la delicata dialettica con NTV. I tempi, in definitiva,non saranno brevissimi. Al prossimo anno sembra inoltreinevitabilmente rinviato anche il processo di vendita di unaltro 5% di Enel e di una quota superiore al 4% di Eni. Ilpremier Matteo Renzi ha sottolineato di recente che non e' unapriorita', ma il dossier rimane aperto. Per il 2015 e' inoltrein calendario l'attesa quotazione di Poste Italiane. Il primosemestre si e' chiuso con utili in calo da 362 a 222 milioni dieuro. Come da tempo accade, performance positive per servizifinanziari e assicurativi fanno da contraltare a unindebolimento del giro d'affari dei servizi postalitradizionali. Il comparto postale ha chiuso i sei mesi con unaperdita operativa da 454 milioni di euro dopo il parzialerimborso dell'onere del Servizio Universale e nonostante iricavi intergestori nei confronti del Patrimonio BancoPosta.Francesco Caio, amministratore delegato della societa' checontrolla il BancoPosta e SDA, ha chiesto con vigore unaridefinizione del costo del servizio universale (attualmentepari a un miliardo) di cui lo Stato copre 340 milioni, mentreil resto viene dai servizi finanziari. Serve un cambiamentoinsomma: "Dobbiamo trovare nell'evoluzione della corrispondenzae nella logistica dei pacchi attraverso l'e-commerce una nuovamodalita' di equilibrio e in questo contesto qual e' il nuovoequilibrio di servizio universale", ha dichiarato il manager aluglio. Un altro fronte riguarda alcune partite creditorie conlo Stato e il rinnovo dei contratti con Cdp. Poste Italiane siattende comunque un secondo semestre 2014 peggiore di quellodel 2013 e quindi una redditivita' annuale inferiore agli annipassati. In definitiva dunque della quotazione si riparlera'l'anno prossimo. .
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