Isis: voleva sposare jihadista, minore francese bloccata a Trieste
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Isis: voleva sposare jihadista, minore francese bloccata a Trieste

Isis: voleva sposare jihadista, minore francese bloccata a Trieste

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(AGI) - Trieste, 24 giu. - Non ancora 18enne, aveva in tasca lafoto del suo futuro marito conosciuto via web, un combattentejihadista per il quale aveva abbandonato la sua casa e i suoigenitori in Francia con l'intento di contribuire come giovanesposa alla sanguinaria guerra dell'Isis in Siria. L'hannofermata al valico italo-sloveno di Fernetti su un autobus dilinea. La notizia e' stata diffusa oggi in una conferenzastampa cui hanno partecipato il questore di Trieste AntonioMaiorano, il dirigente della Digos Luca Carocci e ilresponsabile della Polizia di frontiera di Trieste, AntonioGrande. E' stato proprio gli agenti di polizia di frontiera aintercettare e fermare il primo giugno scorso la giovane. Unavicenda - ha spiegato il dirigente della Digos - che fa partedi un fenomeno che oramai investe molti Paesi. E a preoccuparee' un possibile incremento del traffico di questo tipo sullarotta che porta a Trieste per poter poi raggiungere la Siria. La minorenne era stata segnalata dall'Interpol perche'sparita da casa. Quando gli agenti le hanno chiesto i documentie hanno poi controllato i terminali hanno capito di averlarintracciata. Poi sottoposta ad una serie di domande la giovanevestita con cura, tutta di nero, lo smalto alle unghie,leggermente truccata, senza velo forse per non darenell'occhio, si e' dimostrata molto incerta e titubante cadendospesso in contraddizione. Cosi' dopo aver dichiarato che erasua intenzione raggiungere la Romania ha invece poi confessatoche la sua vera destinazione era la Siria. La' sarebbe andatain sposa ,come le era stato promesso, all'uomo del quale si erainfatuata via Internet, e forse si sarebbe aggregata aicombattenti da sacrificare per la 'guerra santa'. E' emerso chela giovane francese tempo fa aveva gia' tentato di raggiungerela Siria ma era stata bloccata all'aeroporto. Aveva quindideciso di usare una frontiera terrestre dove sperava che icontrolli fossero meno attenti. Un avvertimento questo ancheper noi - ha detto il dirigente della Polizia di frontieratriestina - perche' queste persone sembra siano orientatemaggiormente ad attraversare gli Stati con pullman di lineapiuttosto che in nave o in aereo. "Quest'anno ai confini delFvg abbiamo controllato 70mila persone e 250mila veicoli. Unimpegno che dovra' essere d'ora in poi ancora maggiore". Lagiovane dopo alcuni giorni e' stata consegnata ai genitori,arrivati dalla Francia: lei transalpina, lui di originealgerina, vivono separati. Intanto la Procura distrettualeantimafia ha aperto un inchiesta per capire se la giovane haincontrato nel suo viaggio persone che l'hanno appoggiata.(AGI).
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