(AGI) - Palermo, 25 mar. - C'e' un allarme per presuntipossibili contatti tra le organizzazini di trafficanti diimmigrati e il terrorismo di matrice islamica c'e'. Un tema sulquale la Procura di Palermo lavora alacramente, e in silenzio.Di certo, dopo l'ultimo episodio avvenuto al largo di Lampedusaa meta' febbraio, quando una motovedetta italiana e' statasotto il fuoco di kalashnikov da parte di alcuni scafisti, gliinquirenti hanno intesificato le attivita' investigative.
Isis: reclutavano jihadisti, 3 arresti in Italia
LaDda del capoluogo siciliano ha da tempo avviato un'indagine perassociazione a delinquere finalizzata alla tratta e al trafficodi esseri umani. Ma ci sarebbero elementi che collegherebberoalcuni soggetti "monitorati" per questo tipo di reati a gruppiarmati paramilitari operanti in Libia. Non si puo' escludere almomento che possano essere gruppi riferibili all'Isis.
Siipotizza che anche attraverso il traffico di esseri umanidall'Africa all'Europa le milizie islamiche traggono unsostentamento economico. Sono stati gia' individuati alcuninomi: Ghermay Hermias, un etiope residente in Libia, ritenutoil capo ed organizzatore delle tratte; Jhon Mharay, un sudaneselocalizzato nella capitale di quel Paese, Karthoum; e AbkadtShamssedhin, latitante di cui non si conosce la posizione. Inuna intercettazione, Hermias, conferma che la tratta e' moltoremunerativa. "con l'ultimo barcone ho raccolto un milione didollari", afferma il trafficante. (AGI)