In quarant'anni scomparsi e mai ritrovati quasi duemila bambini
(AGI) - Roma - Quasi duemila minori italiani sonoscomparsi negli ultimi 40 anni senza asciare traccia. E' quantoemerge dal rapporto del
(AGI) - Roma, 15 ott. - Quasi duemila minori italiani sonoscomparsi negli ultimi 40 anni senza lasciare traccia. E' quantoemerge dal rapporto del Viminale sui dati che prendono in esameil periodo dal primo gennaio 1974 al 30 giugno 2015. In questi41 anni e sei mesi le persone scomparse in Italia e ancora darintracciare sono 31.372 (8.524 italiani e 22.848 stranieri),di cui 13.085 maggiorenni (6.712 italiani e 6.373 stranieri) e18.287 minorenni (1.812 italiani e 16.475 stranieri).
NellaXIII Relazione semestrale sul fenomeno presentata al Viminaledal sottosegretario all'Interno, Domenico Manzione, e dalcommissario straordinario del governo per le persone scomparse,Vittorio Piscitelli rsulta che gli uomini scomparsi sono 22.455(5.513 italiani e 16.942 stranieri) e le donne 8.917 (3.011italiane e 5.906 straniere). Nei primi sei mesi di quest'anno,i casi di scomparsa in piu' rispetto al 31 dicembre scorso sonostati 7.993. "Nell'ultimo anno - ha premesso il sottosegretarioManzione - abbiamo registrato un salto di qualita': il numerodegli scomparsi resta significativo, sebbene se piu' bassorispetto ad altri Paesi europei, ma si riduce la differenza conquello dei rintracciati", che in media sfiorano l'80% di chimanca all'appello.
Un trend importante, considerato che ledenunce di scomparsa sono comunque in aumento, essendo salitedalle 149.036 del 31 dicembre 2014 alle 157.029 del 30 giugnoscorso. Tra i maggiorenni, una attenzione particolare meritano i1.298 scomparsi (1.067 italiani) di eta' superiore ai 65 annimentre gli italiani scomparsi all'estero sono 177, dei quali131 maggiorenni, 19 over65 e 27 minorenni. A livello regionale,e sempre al 30 giugno 2015, la regione con il maggior numero discomparsi ancora da rintracciare e' il Lazio (6.757), seguitada Sicilia (4.821), Lombardia (3.504), Campania (3.211) ePuglia (2.840). Se si prendono in considerazione i casi di scomparsa dal2007 a oggi, quelli successivi all'istituzione della figura delcommissario, la causa principale si conferma l'allontanamentovolontario (41,7%), seguito dall'allontanamento da istituti perminori (28,7%) e da possibili disturbi psicologici (21,7%).
Sul fronte delle violenze di genere e dei femminicidi connessi in modo piu' o meno diretto al fenomeno, dall'anno della costituzione dell'ufficio, nel 2007, sono state censite 64.029 scomparse di donne, 55.110 delle quali sono state ritrovate: piu' o meno la meta' e' rappresentata da minorenni. Nel solo 2014 le scomparse di donne denunciate alle forze dell'ordine sono state 5.364, due terzi delle quali rintracciate: ne restano da ritrovare 1.028, il 51% delle quali sono minori straniere in fuga dai centri di accoglienza e dalle case famiglia. Dal 1974 a oggi i casi legati alla motivazione "possibili vittime di reato" sono 282, con 244 "rintracci".
Un capitolo a parte della Relazione e' quello dedicato ai cadaveri non identificati, che dal 2007 sono inclusi in un Registro ad hoc: si tratta di un punto di riferimento importante unico nel suo genere per tentare di dare un nome ai mumerosi corpi che ancora giacciono negli istituti di medicina legale e negli obitori comunali. Al 30 giugno scorso, i corpi non ancora identificati erano 1.421 (36 in piu' rispetto al 31 dicembre scorso), compresi ovviamente i 760 recuperati sulle coste italiane dopo i noti, tragici naufragi di migranti. Ma il loro numero e' "ulteriormente cresciuto nei mesi successivi - ha ricordato il prefetto Piscitelli - e al 30 settembre era di 1.751 cadaveri, 1.075 dei quali recuperati in mare" (AGI)