Immigrati: tragedia senza fine. "Altri 70 dispersi"
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Immigrati: tragedia senza fine. "Altri 70 dispersi"

Immigrati: tragedia senza fine. "Altri 70 dispersi"

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(AGI) - Palermo, 2 lug. - Il Canale di Sicilia, pattugliatoincessantemente da mezzi della Marina militare e della Guardiacostiera per salvare quante piu' vite possibili, continua ascrivere anche pagine tragiche. Una settantina di immigratisarebbero dispersi dopo il naufragio di un gommone avvenuto neigiorni scorsi nel Canale di Sicilia. Lo hanno raccontato 27profughi che hanno detto di essere superstiti di questa nuovasciagura e che sono giunti a Catania ieri tra i 395 stranieri abordo della nave "Orione" della Marina militare. Le lorodichiarazioni sono state raccolte da operatori dell'Unhcrpresenti in Sicilia, che hanno informato la Procura di Catania.E' stata aperta un'inchiesta, e le necessarie verifiche sonostate affidate dai magistrati alla Squadra mobile e allaCapitaneria di porto. Accade nel giorno in cui viene accertato che sono 45 gliimmigrati morti per asfissia nella stiva del pescherecciorimorchiato a Pozzallo, al termine delle operazioni di recuperodelle salme dagli angusti locali della cella frigorifera. Eranoaccatastate l'una sull'altra, "come in una fossa comune, chericorda Auschwitz", ha detto un investigatore profondamentescosso, soffocati nel vano ghiacciaia, un locale di appena tremetri per tre, parte del 'guscio' sul quale gli scafisti senzascrupoli avevano ammassato 611 persone, 566 delle quali sonosopravvissute e sono state fatte sbarcare a Pozzallo. Per lacustodia delle salme la Protezione civile ha fornito una cellafrigorifera. Sono accusati anche di sequestro di persona i duescafisti fermati dalla polizia con l'accusa di aver pilotato ilpeschereccio, un senegalese e un gambiano che devono risponderepure di favoreggiamento dell'immigrazione. Secondo la polizia,per questa traversata dell'orrore i trafficanti libici hannoincassato quasi un milione di dollari. Non si fermano neppurele traversate in mare dei disperati. C'erano 54 bambini sulbarcone sovraccarico di immigrati soccorso questa mattina a Suddi Portopalo di Capo Passero (Siracusa), l'estrema puntameridionale della Sicilia, dalla nave "Vega" della Marinamilitare, uno dei mezzi del dispositivo "Mare nostrum". Ipasseggeri, completato il trasbordo, sono risultati 236,comprese 35 donne, delle quali 4 incinte. Sbarcati a PortoEmpedocle 215 immigrati (tra cui 22 donne e 13 minori), dinazionalita' palestinese, nigeriana, malese, ivoriana, eritreae mauritana, soccorsi nel Canale di Sicilia dal rimorchiatoreAsso 25. Sono tutti in buone condizioni i circa 150 immigratisoccorsi questa mattina dalla Guardia costiera a circa 100miglia a sud est di Augusta, dove sono stati fatti sbarcareoggi, intorno alle 16. L'allarme era giunto nel pomeriggio diieri alla Centrale Operativa di Roma della Guardia Costieratramite una segnalazione telefonica. "Nell'ultimo anno abbiamo arrestato centinaia ditrafficanti: il flusso di migranti e' difficile da bloccare mai mercanti di morte devono sapere che arrivando in Italiatrovano la galera", ha detto il ministro dell'Interno AngelinoAlfano, dopo l'audizione in commissione Affari costituzionalial Senato. "All'Europa - ha sottolineato il ministro -chiediamo di mandare Frontex ad occuparsi del Mediterraneo, chenon e' la frontiera italiana ma la frontiera di tutti: noifacciamo accoglienza ma anche lotta dura e senza pieta' aitrafficanti di morte". Di certo, "noi ci giochiamo tanto, ilnostro semestre di presidenza europea puo' essere l'occasionedella svolta nel senso del riconoscimento dell'immigrazionecome problema europeo e non italiano". Intanto, scoppia la polemica a Marsala sull'accoglienza dimigranti in una struttura ricettiva nel cuore della salinaEttore Infersa, all'interno della Riserva dello Stagnone. LaFondazione Francesco d'Assisi che gestisce l'albergo "Borgodella Pace" ha chiesto e ottenuto dalla prefettura di Trapanidi ospitare circa una trentina di richiedenti asilo, ma ilComune si oppone sottolineando di puntare sulla Laguna delloStagnone per incrementare il turismo e che "il centro diaccoglienza non si inserisce in questa visione". (AGI) .
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