Immigrati: da Tiburtina via in 150, gara solidarieta' quartiere
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Immigrati: da Tiburtina via in 150, gara solidarieta' quartiere

Immigrati: da Tiburtina via in 150, gara solidarieta' quartiere

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(AGI) - Roma, 13 giu. - Notte tranquilla al centro diaccoglienza "Baobab" di via Cupa, a due passi dalla StazioneTiburtina, dove da alcuni giorni vivono centinaia di"transitanti", profughi per lo piu' eritrei ed etiopi dipassaggio nella capitale. "Ieri siamo arrivati ad ospitarne 800in una struttura con 260 posti letto - spiega il coordinatore,Daniel Zagghay - ma in 150 stamane hanno preso il treno direttiin Germania, Francia e Svizzera. Chissa' se riusciranno apassare la frontiera. Dentro, la situazione resta al limite econtinuiamo ad aver bisogno di tutto, ma nelle ultime ore tantidei residenti della zona hanno bussato alla nostra portaportando cose da mangiare, vestiti e giocattoli per i bambini(al momento, ne restano una quarantina, al massimo di 8-9 anni,ndr): il quartiere e' meraviglioso, in tanto tempo che sono inItalia non avevo mai visto niente di simile". "La solidarieta'- sottolinea il coordinatore della struttura - di solito arrivada chi sta lontano, e' molto piu' difficile che ad esprimerlain concreto sia chi, come gli abitanti di questa parte dellacitta', vive sulla propria pelle gli inevitabili disagi di unarealta' di questo tipo. E' una bella sorpresa". Con il cortile pieno fino all'inverosimile, in parecchihanno trascorso la notte per strada, "accampati" sulmarciapiede o in qualche aiuola: "fa caldo, non e' un problema- ammette Zagghay - ma nei prossimi giorni sembra che lecondizioni meteo cambieranno, che arrivera' la pioggia. Un belproblema se i numeri dovessero restare questi". Stamattina la scena e' quella che gli abitanti della zonahanno imparato a conoscere negli ultimi giorni, e che siripetera' con ogni probabilita' anche nelle prossime ore: conpiccoli gruppi che si concentrano sul marciapiede, all'ombra diun muro o di un albero, nei pressi del Verano, sempre attentiall'eventuale materializzarsi della polizia. Nessuno, infatti,e' disposto a farsi identificare, perche' - Regolamento diDublino alla mano - questo vorrebbe dire dover restare qui finoal termine delle procedure per l'asilo. Procedure che,eventuale ricorso compreso, possono durare anche un anno emezzo. .
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