Immigrati: basi traffico in Sudan e Libia, 'cellule' in Italia
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Immigrati: basi traffico in Sudan e Libia, 'cellule' in Italia

Immigrati: basi traffico in Sudan e Libia, 'cellule' in Italia

Immigrati: basi traffico in Sudan e Libia, 'cellule' in Italia
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(AGI) - Palermo, 1 lug. - Le indagini che hanno portato ai novefermi di trafficanti di esseri umani responsabili, tra l'altro,del naufragio del 3 ottobre scorso a Lampedusa, dove morirono366 africani, hanno fatto emergere l'esistenza di una "cellulaitaliana" che opera in Sicilia - in particolare ad Agrigento -e a Roma dove gli extracomunitari, che una volta giunti inItalia fanno perdere le proprie tracce, vengono alloggiati incase e appartamenti in attesa di proseguire verso altre mete,non solo in Europa ma anche in America. I poliziotti hannoeseguito diverse perquisizioni. Non risultano al momento,contatti con la criminalita' organizzata locale. Sette iprovvedimenti di fermo eseguiti, 2 a Roma e 7 in Sicilia. Leaccuse contestate, a vario titolo, sono: favoreggiamentodell'immigrazione clandestina e reati contro la persona,l'ordine pubblico e la fede pubblica aggravati dal fatto diessersi avvalsi del contributo di un gruppo criminale impegnatoin attivita' criminose in piu' di uno stato; perche' inconcorso morale e materiale, con piu' condotte in tempidiversi, al fine di trarre profitto, compivano atti diretti aprocurare l'ingresso nel territorio italiano in violazionedella normativa vigente in materia di immigrazione; attiaggravati, tra le altre cose, dall'avere esposto a pericolo lapropria vita ed incolumita' i cittadini stranieri trasportati eper avere sottoposto gli stessi a trattamento inumano,traendone profitto. I fatti contestati sono stati commessi siaall'estero (Eritrea, Sudan, Libia, Israele ed altre nazioniafricane; Svezia, Germania, Norvegia, Olanda, Francia,Austria, Australia e Canada) sia in Italia (Lampedusa,Agrigento, Roma, Mineo, Caltagirone) a partire da ottobrescorso. Il procedimento riguarda le attivita' criminose di unaassociazione a delinquere transazionale operante tra l'Eritreae il Sudan, i paesi del Maghreb e l'Italia, finalizzata alfavoreggiamento dell'immigrazione clandestina nel territorioitaliana e alla commissione di altri gravi reati, relativi altrattamento inumano a cui venivano sottoposti i migranti primae durante il viaggio. "In particolare - scrivono i magistrati nel provvedimentodi fermo - e' emersa la piena partecipazione da parte di tuttigli indagati con ruoli e modalita' di partecipazionedifferenziate. Mentre sono ancora in corso le investigazioniper individuare gli altri componenti del sodalizio e lacomplessiva rete di persone che consente, a tutt'oggi, la pienaoperativita' in ambito internazionale del gruppo criminoso e lasua potenzialita' criminosa". (AGI).
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