Il Papa in Molise, stadio gremito per la messa
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Il Papa in Molise, stadio gremito per la messa

Il Papa in Molise, stadio gremito per la messa

Il Papa in Molise, stadio gremito per la messa
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(AGI) - Campobasso, 5 lug. - Trentamila fedeli gremiscono dalleprime ore di questa mattina lo stadio Romagnoli di Campobasso,dove Papa Francesco celebrera' la messa alle 10,30. Al suoarrivo in elicottero da Roma (l'atterraggio e' previsto alle8,45 nel parcheggio dell'Universita' del Molise) il Papaincontrera' subito i dipendenti delle aziende in crisi Papa: inMolise lo aspettano i lavoratori delle aziende (e degliospedali) in crisi che nei giorni scorsi gli hanno scritto unalettera: "Ci aiuti, Santo Padre, a stimolare i nostriamministratori regionali a fare di piu' per cercare soluzioniall'emergenza lavoro che sta mettendo in ginocchio il Molise,perche' la cosa piu' importante e' la dignita' e , come hadetto a Cagliari, 'Senza lavoro non c'e' dignita'". Nello stadio Romagnoli, da tempo non utilizzato per lecompetizioni sportive, e' stato allestito un palco che nellaforma vorrebbe ricordare la tipica capanna dei pastorimolisani, per evocare l'immagine di una Chiesa che accompagnale pecorelle, cioe' i fedeli, lungo le strade della vita.L'altare e' completato da un "paliotto" realizzato con il ferrobattuto da un giovane del Senegal ospite della comunita'terapeutica La Valle. L'immagine esprime plasticamente ilMagnificat: un giovane sta precipitando nel buco nero delladroga, dell'alcol, della precarieta' lavorativa e invoca, conbraccia disperate, un aiuto. IN MOLISE LO ASPETTANO LAVORATORI AZIENDE IN CRISI ="Ci aiuti, Santo Padre, a stimolare i nostri amministratoriregionali a fare di piu' per cercare soluzioni all'emergenzalavoro che sta mettendo in ginocchio il Molise, perche' la cosapiu' importante e' la dignita' e , come ha detto a Cagliari,'Senza lavoro non c'e' dignita'". Questo l'appello deilavoratori del Molise a Papa Francesco a Campobasso, e gia'nella sua prima tappa di questo nuovo dolente pellegrinaggiotra i problemi del nostro Paese, nella sede dell'universita'incontrera' il mondo del lavoro e dell'industria che, trachiusure di attivita', licenziamenti e cassaintegrazione, viveun disagio pesante che tocca la vita di diverse migliaia difamiglie. Dal lavoro, afferma Nicola Lalli, responsabile dellaPastorale sociale e del Lavoro della diocesi Campobasso-Bojano,bisogna ripartire per generare speranza soprattutto nei giovaniche, in maggioranza, scelgono la via dell'emigrazione. Larealta' dei giovani, tra i 20/29 anni, e' drammatica con il 30per cento di disoccupazione, ragazzi scoraggiati che hannoperso ogni speranza di trovare lavoro, abbandonano questaricerca e vanno fuori dal Molise, oppure stanno con i genitoriin attesa di qualcosa che verra'. La famiglia diventa cosi' ilprimo welfare della regione, perche' se "il cuore e' nuovo, mai valori sono antichi", afferma padre Giancarlo Bregantini,l'arcivescovo che nei mesi scorsi - schierandosi con isindacati e partecipando anche fisicamente alla protesta deilavoratori - e' riuscito a scongiurare 47 licenziamenti alCentro Sanitario "Giovanni Paolo II" fortemente voluto dal Papapolacco perche' si offrissero in questa regione cureoncologiche adeguate, mettendo un freno ai viaggi dellasperanza. Fondato dall'Universita' Cattolica ma ben prestodismesso, il Centro potrebbe - spera il presule - essere ilcuore di una "Cittadella della sanita'" molisana. Francesco celebrera' la messa al campo sportivo e subito dopoincontrera' gli ammalati in cattedrale, per passare alladimensione della carita' nella nuova "Casa degli Angeli" con ilpranzo inaugurale alla mensa dei poveri. Nel pomeriggiol'appuntamento con i giovani delle diocesi dell'Abruzzo e delMolise nel santuario mariano di Castelpetroso e successivamenteil trasferimento a Isernia per l'incontro con i detenuti, poiancora il mondo della sofferenza sempre in cattedrale, quindi,in conclusione, il saluto alla citta' e l'apertura dell'Annocelestiniano, in occasione del sesto centenario della nascitadi Celestino V. (AGI) .
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