Garlasco: Stasi condannato a 16 anni. La mamma di Chiara, "ecco la verita'"
(AGI) - Milano - Alberto Stasi e' stato condannato a16 anni di reclusione dalla Corte d'assise d'appello di Milanoper l'omicidio di [...]

(AGI) - Milano, 17 dic. - Alberto Stasi e' stato condannato a16 anni di reclusione dalla Corte d'assise d'appello di Milanoper l'omicidio di Chiara Poggi.
E' una sentenza che ricorda da vicinoquella inflitta in via definitiva ad Anna Maria Franzoni, lamamma di Cogne, per l'omicidio del figlio Samuele. AncheAlberto Stasi viene condannato a 16 anni di carcere dopoun'aspra battaglia processuale con un verdetto che sembrariflettere i dubbi emersi in questa indagine. Non quindi ai 30anni chiesti dal procuratore generale Laura Barbaini checomunque vince, insieme alla parte civile Gian Luigi Tizzoni,una 'partita' che ribalta i precedenti esiti processuali di unodei piu' controversi casi di cronaca nera degli ultimi anni.
Difficile per la Corte d'Assise d'Appello, presieduta daBarbara Bellerio, ignorare la sentenza della Cassazione chenell'aprile 2013 aveva annullato con rinvio le assoluzionipronunciate dal gup di Vigevano Stefano Vitelli, prima, e dallastessa Corte d'Assise di Milano (ovviamente in composizionediversa) poi. Gli 'ermellini' avevano chiesto di "rivisitaregli indizi" e sottolineato le "incongruenze" nel racconto diStasi, identico dal primo giorno, su quanto accadde quellamattina d'estate. Ma la pena per l'ex studente bocconiano dagli occhi celestiscende sensibilmente rispetto alle previsioni perche' i giudicihanno tolto alla contestazione della Procura Generalel'aggravante della crudelta'. Ai 24 anni di pena massimaprevista per l'omicidio e' stato quindi applicato lo sconto diun terzo della pena previsto dal rito abbreviato. Dopo lalettura della sentenza, in un clima surreale con decine digiornalisti presenti, e' stata allestita una conferenza stampa.
Da un 'banchetto' improvvisato, si sono affacciati mamma Rita epapa' Giuseppe, che sono apparsi molto emozionati e hannoringraziato con calore i loro legali, "per i quali Chiara e'diventata una figlia". Per loro e per il fratello dellavittima, Marco, anch'egli presente, i giudici hanno stabilitoun risarcimento di un milione di euro. "Ora guardero' Chiara ele diro' 'ce l'hai fatta'", ha detto la mamma, aggiungendo che"finalmente e' stata riconosciuta la verita'".
Stasi e' invece"sconvolto", ha riferito uno dei suoi legali, dopo aver provatoa convincere i giudici della sua innocenza rendendodichiarazioni spontanee: "Non cercate a tutti i costi uncolpevole, condannando un innocente. In questi sette anni ci sie' dimenticati che la morte di Chiara e' stata un dramma ancheper me. Era la mia fidanzata. E' accaduto a me e non ad altri. Perche'? Mi appello alle vostre coscienze: assolvetemi".
Alla fine hanno pesato i nuovi elementi raccolti durantequesto appello bis. In attesa delle motivazioni del verdetto,previste tra 90 giorni, si puo' ipotizzare che sia stataaccolta la ricostruzione dell'accusa.
Quella mattina, l'alloralaureando, ora 31enne commercialista, busso' alla porta dellavilletta della sua fidanzata. Poi la massacro' colpendola piu'volte alla testa con un'arma mai trovata (un martello,l'ipotesi del pg) e getto' il suo corpo dalle scale. Quindi sipresento' dai carabinieri per denunciare il ritrovamento delcadavere indossando un paio di Lacoste pulite, dettaglio che lanuova perizia eseguita durante questo appello ha valorizzato.
Secondo gli esperti, non sarebbe stato possibile per Stasi nonmacchiarsi le suole col sangue della vittima cosparso in ogniangolo della casa. Erano dunque di Alberto le impronte di 4dita insanguinate sul pigiama rosa della vittima, immortalatein una fotografia che l'accusa ha mostrato in aula. Per lavarsile mani Stasi avrebbe usato un dispenser nel bagnetto di casaPoggi sul quale e' stato trovato il suo dna. Le speranze diStasi non sono pero' esaurite perche' i suoi legalipresenteranno ricorso nella speranza che la Cassazione ordiniun quarto processo.
Queste le tappe della vicenda:
- 20 agosto 2007: la Procura di Vigevano indaga Stasi conl'accusa di omicidio volontario. I carabinieri sequestrano lasua bicicletta bordeaux e il suo computer, frugano in ogniangolo della casa. Da questo momento sara' l'unico sospettatoper il delitto.
- 24 settembre 2007: il pm Rosa Muscio ordina il fermo diStasi. La prova 'regina' consiste, spiegano gli investigatori,nella presenza del dna della vittima sui pedali dellabicicletta in sella alla quale Alberto sarebbe fuggito.
- 28 settembre 2007: il gip Giulia Pravon dispone lascarcerazione di Alberto: non ci sono prove, solo suggestioniaccusatorie. "Fine di un incubo", commenta lui.
- 3 novembre 2008: la Procura chiede il rinvio a giudiziodi Stasi. Alla fine di dicembre, Alberto viene indagato per unanuova ipotesi di reato: detenzione e divulgazione di materialepedopornografico. Nel suo pc ci sarebbero decine di file asfondo sessuale che coinvolgono minorenni.
- 23 febbraio 2009: comincia l'udienza preliminare davantial giovane gup Stefano Vitelli. I legali di Stasi scelgono ilrito abbreviato.
- 9 aprile 2009: i pm Rosa Muscio e Claudio Micheluccichiedono la condanna a 30 anni di carcere. "Colpevole al di la'di ogni ragionevole dubbio - dicono - ha ucciso per una liteavvenuta la sera precedente. "Non ci sono arma, movente, soloindizi discordanti, ho paura di una giustizia penale checostruisce prima i colpevoli e poi le prove", ribatte ilprofessor Angela Giarda, che guida il pool di difensori.
- 30 aprile 2009: il gup si ritira in camera di consiglio ene esce con una decisione a sorpresa, disponendo 4 nuoveperizie sui punti oscuri dell'inchiesta, partendo dalpresupposto che le indagini sono state "lacunose".
- 17 dicembre 2009: Alberto Stasi viene assolto. Decisivala perizia informatica che dimostra come Stasi stesse lavorandoa casa sua alla tesi di laurea durante il probabile orario delcrimine, tra le 9 e 12, quando viene disattivato l'allarme dicasa Poggi, e le 9 e 35. Tutti gli altri indizi vengonovalutati dal gup come "contraddittori o insufficienti".
- 8 novembre 2011: comincia il processo d'appello davantiai giudici milanesi. Il pg Laura Barbaini chiede 30 anni dicarcere o, in subordine, la rinnovazione del dibattimento.
- 6 dicembre 2011: la Corte d'Assise d'appello confermal'assoluzione. Nelle motivazioni, i giudici osservano che larealta' "e' rimasta inconoscibile nei suoi molteplici fattoririlevanti, la maggior parte dei quali sono condizionatiunicamente dal caso". Parte civile e procura generalepresentano un ricorso in Cassazione sostenendo che il verdettoin secondo grado esclude una serie di dati facendoli passarecome "mere congetture o supposizioni personalistiche".
- 18 aprile 2013: la Cassazione annulla la sentenzad'assoluzione e dispone un nuovo processo.
- 9 aprile 2014: Inizia a Milano il processo d'appello bisper Stasi, in aula sia l'imputato che i genitori di Chiara,Rita e Giuseppe Poggi. Il Pg chiede nuove indagini
- 30 aprile 2014: I giudici della Corte d'assise d'appello diMilano accolgono la richiesta di riaprire il dibattimento.Stasi consegna ai carabinieri la bicicletta nera per leverifiche
- 8 settembre 2014: Stasi viene sottoposto ad un nuovo prelievodel dna per la comparazione con quello trovato sotto le unghiedi Chiara
- 11 settembre 2014: I periti dichiarano che su Chiara il dnatrovato e' troppo poco e l'esame non puo' quindi esserecompleto
- 22 settembre 2014: Secondo i consulenti dell'accusa e dellaparte civile appare "quasi impossibile che Stasi non si siasporcato le scarpe" di sangue quando ha ritrovato il corpodella fidanzata.
- 3 novembre 2014: venghono sentiti nuovi testimoni.Carabinieri confermano presenza graffi sulle braccia di Stasidopo la morte di Chiara
- 24 novembre 2014: Il Pg Laura Barbaini chiede la condanna diStasi a 30 anni di carcere per omicidio aggravato dallacrudelta'
- 27 novembre 2014: Secondo la parte civile, che si associaalla richiesta di condanna del Pg, contro Stasi ci sono "11indizi gravi, precisi e concordanti".
- 3 dicembre 2014: La difesa chiede l'assoluzione "per nonaver commesso il fatto", contro Stasi "non ci sono prove".(AGI)