G8: maxi-confisca a Balducci e famiglia, beni per 13 mln
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G8: maxi-confisca a Balducci e famiglia, beni per 13 mln

G8: maxi-confisca a Balducci e famiglia, beni per 13 mln

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(AGI) - Roma, 19 set. - I finanzieri del comando provinciale diRoma stanno procedendo alla confisca di numerosi beni immobili,autoveicoli, quote societarie e conti bancari dell'exProvveditore alle Opere Pubbliche di Roma nonche' presidentedel consiglio superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci edei componenti del suo nucleo familiare, per un valore stimatoin circa 13 milioni di euro. La confisca e' stata disposta daltribunale di Roma - sezione misure di prevenzione - e riguardal'intero patrimonio accumulato nell'ultimo decennio dallafamiglia Balducci, puntualmente ricostruito grazie alle mirateanalisi economico-finanziarie condotte dagli investigatori delnucleo di polizia tributaria di Roma, coordinati dalla Procuradella Repubblica della Capitale. Come noto, Balducci, con altri funzionari pubblici edimprenditori, si legge in una nota, e' stato al centro delleindagini condotte dalle procure di Roma, Firenze e Perugiasulla cosiddetta "cricca" degli appalti: un esteso eorganizzato fenomeno di malaffare, definito da alcuni deisoggetti intercettati come "sistema gelatinoso" che, dal 1999,a fronte dell'uso sistematico della corruzione e di articolatiilleciti tributari diretti a camuffare l'erogazione ditangenti, ha consentito la metodica assegnazione ad un numerochiuso di imprese favorite, in primis quelle di Diego Anemone,di rilevantissimi appalti pubblici, tra cui anche quellirelativi ai cosiddetti "grandi eventi" (Mondiali di Nuoto 2009,Vertice G8 all'Isola de La Maddalena, Celebrazioni del 150°Anniversario dell'Unita' d'Italia). Secondo gli accertamentisvolti dalle fiamme gialle di Roma, l'ex provveditore alleopere pubbliche ha tratto notevolissimi benefici economici daquel vasto sistema corruttivo, accumulando un ingentepatrimonio personale che, gia' sottoposto alla misura diprevenzione patrimoniale del sequestro nel giugno dello scorsoanno, viene oggi definitivamente confiscato. Tra i beni interessati dalla confisca vi sono svariatiimmobili di lusso, come l'abitazione romana dei Balducci,appartamenti sulle Dolomiti ed in provincia di Pesaro, nonche'un lussuoso casale con piscina e relativi terreni aMontepulciano, in provincia di Siena, la cui edificazione eristrutturazione e' stata curata proprio dall'impresa Anemone.Confiscati anche conti bancari ed automobili di Angelo Balduccie dei suoi familiari nonche' quote del capitale della societa'di produzione cinematografica edelweiss production s.r.l., chee' risultata aver beneficiato di ingentissimi finanziamentioperati da Anemone ed altri imprenditori aggiudicatari diappalti pubblici per la realizzazione di film interpretati daLorenzo Balducci, figlio dell'ex provveditore alle operepubbliche. Con il medesimo provvedimento di confisca ilTribunale di Roma ha altresi' applicato ad Angelo Balducci lamisura di prevenzione personale della sorveglianza speciale dipubblica sicurezza per la durata di anni tre, con obbligo disoggiorno nel Comune di Roma per il medesimo periodo, cosi'riconoscendone la pericolosita' sociale, quale soggetto deditoa traffici delittuosi e che vive abitualmente con i proventi diattivita' illecite. L'operazione odierna si connota per essere uno deiprimissimi casi di confisca di beni riconducibili ad unsoggetto la cui pericolosita' deriva non dall'appartenenza alcrimine organizzato, ma dal ripetuto coinvolgimento neicosiddetti reati dei "colletti bianchi". Tale confiscainterviene a distanza di poco tempo dal maxi-sequestro delcentro sportivo "Salaria sport village", del valore di circa200 milioni di euro, operato dalla Guardia di Finanza di Romanei confronti dell'imprenditore Diego Anemone. Tale strutturarappresenta - come rivelato dalle articolate investigazionieconomico-finanziarie delle Fiamme Gialle - il frutto delreinvestimento di ingentissimi proventi giunti nelle cassedelle imprese di Anemone a seguito dell'aggiudicazione pilotatadegli appalti pubblici gestiti da Angelo Balducci edattualmente e' diretta da un'amministrazione giudiziaria che negarantisce la continuita' aziendale.(AGI).
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