Fecondazione eterologa, ticket tra 400 e 600 euro
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Fecondazione eterologa, ticket tra 400 e 600 euro

Fecondazione eterologa, ticket tra 400 e 600 euro

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(AGI) - Roma, 25 set. - Il ticket per la fecondazione eterologa"variera' tra i 400 e i 600 euro, a seconda della Regione". Arendere noto l'orientamento della Conferenza dei presidentidelle Regioni e' stato il presidente, Sergio Chiamparino, altermine della riunione di oggi. Con questa decisione, ha tenutoa precisare Chiamparino, "diamo certezza alle famiglie italianeche decidono di accedere al servizio. Speriamo che il governoinserisca al piu' presto l'eterologa nei Livelli essenziali diassistenza perche' questo - ha concluso - consentirebbe dieliminare quel margine interpretativo che necessariamenteabbiamo dovuto inserire". Nel documento finale, redatto dallaConferenza, si spiega che "e' stata condivisa la necessita' dicompletare il percorso iniziato definendo per questa faretransitoria una tariffa unica convenzionale che quantifichi icosti per queste attivita' anche al fine di regolare leeventuali compensazioni relative alla mobilita'interregionale". Sulla compartecipazione della spesa, "e' statocondiviso che riguardera' la somma dei ticket per leprestazioni previste ed effettuate per questa tecnica difecondazione nel rispetto dell'attuale normativa in materia dispecialistica ambulatoriale". I costi, complessivi, individuatiper la fecondazione eterologa ammontano a 1500 euro, compresi500 euro per i farmaci, per l'eterologa da donatore coninseminazione intrauterina; 3500 euro per l'eterologa con semeda donatore in vitro e 4000 euro per eterologa con ovociti dadonatrice. Unica Regione a sfilarsi, per ora, e' la Lombardia:niente ticket. "Il nostro dissenso - ha spiegato l'assessoreregionale al Bilancio, Massimo Garavaglia - e' sul fatto cheuna Regione si accolli delle prestazioni non inserite nei Lea.Non si puo' procedere in questo modo, e' una questione diprocedure tecniche che pero' ha una sostanza molto rilevante"."Se passa il principio che se c'e' un problema se lo accollanole Regioni - ha aggiunto Garavaglia - non andiamo da nessunaparte. Per il ministero della Salute sarebbe facile risolvereil problema, inserisce l'eterologa nei Lea". Quanto aldifferente trattamento che questa posizione comporterebbe per icittadini lombardi, che andando fuori dalla propria Regionedovrebbero pagare comunque la cifra completa, Garavaglia haconcluso: "al momento abbiamo applicazione del costo pieno, nonsiamo d'accordo che cittadini lombardi abbiano trattamentodiverso fuori dalla loro regione". "Non e' piu' questione dicentrodestra o centrosinistra, la scelta della RegioneLombardia sull'eterologa e' una scelta isolazionista eincomprensibile", ha attaccato il segretario lombardo del Pd,Alessandro Alfieri: "altro che Regione guida e modellolombardo, la Lombardia di Maroni si arrocca su scelteesclusivamente politiche che nulla hanno a che fare ne' con lasostenibilita' economica delle prestazioni ne' con laprogrammazione socio-sanitaria e che appaiono dunque ancorapiu' inique e ingiuste". Anche il Movimento 5 stelle giudica"discriminatoria" la delibera della giunta regionale lombardache stabilisce che le spese per l'eterologa saranno interamentea carico dei cittadini. La Regione Lombardia - lamenta laconsigliera Paola Macchi - diventa cosi' "un vero baluardo diComunione e liberazione", "ostinatamente sola sulle suerigidissime posizioni". Si tratta, sottolinea, di una"decisione che si configura come una vera e propriadiscriminazione verso le coppie lombarde meno abbienti chevogliono accedere all'eterologa, ma che non potrannopermetterselo. Regione Lombardia dovra' prepararsi ai ricorsiche verranno inevitabilmente fatti dai genitori discriminati".(AGI).
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