Difesa: Paglia ricorda il 2 luglio del '93 al Checkpoint Pasta
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Difesa: Paglia ricorda il 2 luglio del '93 al Checkpoint Pasta

Difesa: Paglia ricorda il 2 luglio del '93 al Checkpoint Pasta

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(AGI) - Roma, 1 lug. - "Sono trascorsi 22 lunghi anni dellaBattaglia del Checkpoint Pasta, passata alla storia come laBattaglia del Pastificio, lo scontro a fuoco tra le truppeitaliane a Mogadiscio e dei ribelli somali. Non mi soffermosull'analisi del giorno, e' sufficiente navigare in rete perprovare a comprendere cosa e' accaduto". Lo scrive il tenentecolonnello Gianfranco Paglia, Medaglia d'Oro al Valor Militare,rimasto gravemente ferito proprio nel corso di quellabattaglia. "Come e' noto persero la vita tre soldati italiani: AndreaMillevoi, Stefano Paolicchi, Pasquale Baccaro. Numerosi iferiti tra cui il sottoscritto il quale non ha mai dimenticatoanche solo per un attimo i suoi uomini e che continua la suaattivita' militare partecipando anche a numerose cerimonieaffinche' non sia mai dimenticato il loro sacrificio ed ilvalore di coloro che quel giorno hanno combattuto come l'allorasergente maggiore Giovanni Bozzini, il sottotenente RomeoCarbonetti ed il capitano Paolo Ricco'. Le missioni di pace -sottolinea Paglia - troppo spesso criticate da una certa partepolitica che tende sempre a fare un'errata propaganda, hanno unloro motivo di esistere e sotto l'egida dell'ONU l'Italia si e'sempre mossa in tal senso. Dopo quel terribile giorno l'ONUdecise di abbandonare la missione. Risultato? Dopo 22 annicontinuano gli attacchi terroristici e la Somalia e' diventatala principale base. E questo perche'? Perche' come piu' voltedichiarato le missioni devono essere portate a termine serealmente si vuole dare un segnale forte ad un terrorismo chediventa sempre piu' spietato e che si avvale dei sofisticatimezzi di comunicazione. Oggi - aggiunge la Medaglia d'Oro -vedere attraverso un video, o un tweet la decapitazione o unmessaggio di minaccia fa piu' scalpore, ma l'intensita' e'esattamente la stessa. La sofferenza dei popoli e' la stessa di22 anni fa. Il sorriso interrotto dei bambini che nei loroocchi non c'e' piu' la spensieratezza e la fanciullezza e' lastessa situazione di allora. Di quei drammatici momenti nonposso non ricordare la corsa dei bambini somali verso noimilitari a prendere un pezzo di pane ed una bottiglia di acquae poi gli stessi impugnare un'arma. Senza fare troppi sofismi,sono queste le immagini su cui dopo 22 anni vorrei porrel'accento, l'attenzione e l'invito a fare una seria riflessioneda parte di tutti". (AGI).
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