Roma - Prima suicidarsi lanciadosi sotto un treno a Lanuvio, un giovane ha inviato un sms ai suoi genitori, accusando gli spacciatori che gli vendevano cocaina. Adesso, a tre anni dalla morte del ragazzo, nell'aprile del 2013, grazie a quel messaggino la polizia di Stato è risalita a quattro italiano, che sono stati arrestati per spaccio. La complessa indagine è stata svolta dal Compartimento Polizia Ferroviaria per il Lazio, coordinato dal vice questore aggiunto Marco Napoli. L'attivita', inizialmente coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri e successivamente trasferita presso la Dda di Roma, ha consentito di individuare fornitori e rivenditori al dettaglio dello stupefacente che operavano, prevalentemente, nel quartiere Tuscolano della capitale e nella zona dei Castelli. Nel corso delle investigazioni, sono stati effettuati numerosi servizi di appostamento e pedinamento, con il supporto di intercettazioni telefoniche ed ambientali. Stamattina la conclusione con i 4 arresti e perquisizioni delle unita' cinofile antidroga. L'operazione, oltre a far emergere una consolidata attivita' di vendita dello stupefacente, ha consentito nel tempo di effettuare altri quattro arresti ed ha portato al sequestro di oltre 20 chili di cocaina, una pistola con relativo munizionamento ed alla confisca di una somma di denaro in contanti pari a circa quattrocentomila euro. (AGI)
(AGI)