Pezzo aggiornato
Le operazioni di esplosione delle pile 10 e 11 del Morandi hanno subito un leggero ritardo a causa delle evacuazioni dei residenti della zona limitrofa al cantiere, zona interdetta fino alle 22 di stasera.
#28giugno Ultime verifiche da parte delle Forze Speciali dell'@Esercito che stanno contribuendo alla demolizione del #PonteMorandi a #Genova pic.twitter.com/Fba1p2Xylf
— Ministero Difesa (@MinisteroDifesa) 28 giugno 2019
In una delle due abitazioni su via Spaventa, zona Sampierdarena, si sospettava un residente si fosse barricato in casa ma, una volta sfondata la porta, non è stato trovato nessuno. In un secondo appartamento sono stati trovati due extracomunitari che guardavano la tv e che hanno affermato di non sapere nulla dell'evacuazione. Una volta informati, sono usciti di loro spontanea volontà. Le evacuazioni sarebbero dovute terminare per le 7.
Il ponte, infine, è stato abbattuto alle 9.38 con una tonnellata di esplosivo, tra cui anche plastico. Circa 20 mila metri quadrati di detriti si sono depositati nelle zone delimitate. Hanno assistito alle operazione i ministri Salvini, Di Maio e Trenta, insieme alle autorità locali.
"Le prime informazioni che abbiamo è che è andato tutto bene, in una operazione che - mi hanno riferito gli operatori - non ha eguali, specie perché in un contesto urbano". Lo ha detto il sindaco di Genova e commissario per la ricostruzione Marco Bucci, dopo l'esplosione delle pile 10 e 11 del Morandi. "Le centraline di monitoraggio delle polveri sono già attive avremo un primo check alle 17, un secondo alle 21. In base al secondo decideremo se far rientrare in casa le persone evacuate".
Impressionante.#PonteMorandi pic.twitter.com/cYrRQ0wzmk
— Alessandro Nogara (@aragonale_) 28 giugno 2019
Qui il video postato dalla Regione Liguria su Twitter
#PonteMorandi Il crollo dalle telecamere fisse della Protezione Civile pic.twitter.com/lk4vcqkevL
— Regione Liguria (@RegLiguria) 28 giugno 2019