Da Stradivari a hi-tech, strumenti rari in mostra a Cremona

La rassegna dal 30 settembre al 2 ottobre con pezzi unici, dal violino tempestato di diamanti al Boganyi Piano

Da Stradivari a hi-tech, strumenti rari in mostra a Cremona
Violino in fibra di carbonio 

Roma - Dalla prestigiosa tradizione liutaria cremonese che fa capo a Stradivari, Amati e Guarneri del Gesu' agli strumenti moderni hi-tech sono i pezzi che si potranno ammirare dal 30 settembre al 2 ottobre a Cremona Musica International Exhibitions, dove si ritroveranno 289 espositori provenienti da 28 Paesi. Una delle curiosita' piu' preziose nel senso letterale della parola sara' proposta da Stefano Trabucchi, presidente del gruppo liutai di Confartigianato, che festeggia i propri 25 anni di attivita' con un violino-gioiello: nella nocetta dello strumento e' inserita una "T" maiuscola - iscritta in un dischetto di madreperla nera - costituita da nove diamanti taglio brillante incastonati in oro bianco. Raffaella Macuz, invece, presenta un archetto da violoncello costruito con legno di Pernambuco di altissima qualita', invecchiato 25 anni e con una trasmissione di velocita' del suono molto vicino al 6000 metri al secondo. Riccardo Bergonzi per l'occasione espone un violino costruito nel 1985 e dedicato al sassofonista jazz Gerry Mulligan.

Dal violino tempestato di diamanti all'hi-tech, strumenti rari in mostra a Verona - FOTO

E' di Pasquale Mancino, poi, il mandolino realizzato interamente a mano con cassa in acero scannellato con filetti in ebano, riccio intagliato nel retro in acero dei Balcani, piano armonico in abete della Val di Fiemme, tastiera in ebano africano, scudo in legno con decorazioni floreali in madreperla e argento lavorate a mano. Una rarita' e' gayageum, strumento con dodici corde di seta (ognuna delle quali simboleggia un mese dell'anno), sviluppato in Corea intorno al 510 a.C. da Wu Ruk su ordine di re Gasil. Lo si potra' ascoltare in una performance del Goryeong-gun Gayageum Ensemble.

Per gli appassionati di chitarre, Cremona Musica International Exhibitions allestisce due mostre speciali: l'una e' dedicata agli strumenti gipsy jazz che - sotto l'egida del grande Django Reinhardt - diedero avvio allo stile manouche, mentre l'altra raccoglie alcune delle creazioni realizzate da Wandre', liutaio amato (tra gli altri) da Bob Dylan, Mina, Francesco Guccini e Adriano Celentano; Wandre' creo' strumenti dalle forme particolari, sghembe, nati dalla contaminazione fra arte e design: sculture musicali da suonare.

 

 

A Cremona si potranno trovare anche violini, viole e violoncelli - ribattezzati Stradivari 2.0 - costruiti in fibra di carbonio seguendo il processo di infusione sottovuoto, una tecnica derivata dall'aviazione e dall'industria aerospaziale. In fibra di carbonio e ghisa e' anche il Boganyi Piano, pianoforte le cui superfici nero lucide modellate in un gioco di curvature fluttuanti hanno ispirato negli addetti ai lavori il soprannome di "bat piano". Quello progettato dal pianista ungherese vincitore del Premio Kossuth Gergely Boganyi e' uno strumento rivoluzionario per concept, design e peculiarita' acustiche: i 90 tasti in luogo dei tradizionali 88, la gamba centrale che funge da deflettore per indirizzare il suono verso gli ascoltatori e il telaio aperto appositamente pensato per facilitare il passaggio del suono sono alcune delle sue caratteristiche principali.

L'edizione 2016 della manifestazione cremonese e' stata presentata stamattina al ministero dei Beni culturali dal sottosegretario Ilaria Borletti Buitoni, dal presidente di CremonaFiere Antonio Piva e dalpPresidente della Commissione Cultura del Comune di Cremona Luca Burgazzi. La rassegna ospitera' anche esibizioni di vari artisti, tra i quali il grande violinista Shlomo Mintz che suonera' il 'Vesuvius' di Stradivari custodito al Museo del Violino), il flautista Maxence Larrieu, la violinista Francesca Dego, il violoncellista Enrico Dindo. Il programma completo e' suwww.cremonamusica.com. (AGI)