La corte d'appello di Milano ha ridotto da un anno a sei mesi di carcere la pena per Fabrizio Corona nel processo in cui era imputato per un illecito fiscale e per intestazione fittizia di beni. "Dedico questa vittoria a mio figlio", le sue prime parole dopo essersi lasciato andare ad abbracci e scene di esultanza col suo avvocato Ivano Chiesa. Fuori dall'aula l'ex agente fotografico ha invitato tutti i cronisti attorno a lui con telecamere e taccuini a fare "un esame di coscienza".
"Quando è scoppiata questa indagine mi avete dato del criminale e del mafioso, oggi mi danno sei mesi giusto perché non potevano assolvermi". Toni esultanti anche quelli dell'avvocato Chiesa: "La Procura di Milano ha fatto una figura orribile, l'intestazione fittizia non è mai esistita". La condanna a sei mesi è relativa al riconoscimento del reato fiscale, mentre è stata ribadita l'assoluzione per la più grave delle accuse, quella relativa ai soldi nascosti nel controsoffitto della sua ex collaboratrice Francesca Persi.