Coppia uccisa a Pordenone: Giosue' Ruotolo ascoltato da magistrati
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Coppia uccisa a Pordenone: Giosue' Ruotolo ascoltato da magistrati

Coppia uccisa a Pordenone: Giosue' Ruotolo ascoltato da magistrati

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(AGI) - Pordenone, 6 ott. - E' in corso al terzo piano delPalazzo di Giustizia di Pordenone l'interrogatorio neiconfronti di Giosue' Ruotolo, unico indagato per il dupliceomicidio di Pordenone. Prima di entrare nella stanza dovel'attendevano i magistrati Campagnaro e Vallerin, Ruotolo,evidentemente teso, non ha rilasciato alcuna dichiarazione difronte a una cinquantina di giornalisti e telecamere. Pochiminuti dopo e' entrato anche l'avvocato Roberto Rigoni Stern acapo del collegio difensivo. "Non posso anticipare nulla,rilasceremo dichiarazioni alla fine dell'interrogatorio" haaffermato di fronte alla richiesta di conferma delleindiscrezioni di stampa secondo le quali il suo assistito oggiavrebbe rilasciato dichiarazioni che si scostano da quellefornite durante le audizioni precedenti come persona informatasui fatti. Ruotolo aveva detto di essere rimasto a casa agiocare con la playstation, ma la sua auto sarebbe stataripresa vicino al palazzetto dello sport dalle telecamere dellavideosorveglianza comunale. Un'affermazione - e' statoipotizzato - pronunciata forse nel timore che questoparticolare avrebbe potuto compromettere il suo ingresso nellaGuardia di Finanza. Chi ha invece rilasciato unadichiatrazione e' stato Nicodemo Gentile, uno dei legali dellafamiglia di Trifone Ragone. "L'indagine ci dice che il killernon veniva da lontano - ha detto ai giornalisti fuori dalTribunale - ma e' probabile che fosse nella cerchia degliamici forse addirittura degli ex conviventi ". Riferendosi alritrovamento della pistola nel laghetto Gentile ha detto: "Sesono arrivati sino a quella strada e' chiaro che ci sonopersone che sanno. Probabilmente - ha aggiunto - si tratta diqualcuno nel giro molto stretto delle sue amicizie. Non bisognapensare che dietro un grande crimine ci sia sempre un grandemovente". Gentile ha quindi concluso lanciando un appello aparlare "a tutti coloro che sanno. A coloro che hanno visto.Anche un elemento insignificante puo' essere utile adesso chec'e' un indagato, anche qualcosa che prima poteva sembrarebanale adesso potrebbe essere rivalutato, visto che c'e' unapersona indagata. Facciamo un appello a tutti gli amici diTrifone a tutti coloro che lo conoscevano a Pordenone di dareun messaggio forte, proprio perche' e' stato troppo gravequello che e' successo ed e' giusto quindi - ha concluso -arrivare alla giustizia". (AGI)
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