(AGI) - Firenze, 19 lug. - La Concordia continua ad alzarsi eriemergere e il sollevamento che c'e' stato durante la notte siapprezza anche ad occhio nudo. Soprattutto per chi osserva ilrelitto da Giglio Castello o da i primi tornanti sopra GiglioPorto, dove con lo sguardo si abbraccia la nave in tutti i suoiquasi trecento metri di lunghezza e non solo sul fronte. Ilponte cinque, il ponte Italia, e' completamente riemerso estamani mancavano solo due metri per liberare anche il pontequattro, il ponte Grecia. Poi sara' la volta dell'ultimo, ilBelgio, a riemergere dalle acque. Al momento la nave pesca per25 metri a poppa e 26 a prua. Si dovra' abbassare di altricinque per raggiungere l'assetto per la navigazione. Si lavora ancora ad una catena del cassone di poppa che inquesti giorni ha dato i maggiori problemi, ma e' solo una dellequattro con cui e' legato allo scavo e non destapreoccupazioni. Intanto i mezzi utilizzati per mettere intensione i cavi, il Ciclope e il Cosentino, gia' si sonospostati a prua per sistemare gli ultimi due cassoni da calarein acqua. "Stamani sono state fatte le prime verifiche sul pesodella nave. Avremo i dati precisi nel primo pomeriggio, ma inumeri al momento disponibili sono confortanti" spiega MariaSargentini, che per la Regione Toscana presiede l'Osservatoriodi monitoraggio sulla rimozione della Concordia che si e'riunito anche stamani alle otto. Lunedi' la nave era risultata4.000 tonnellate piu' pesante del previsto rispetto alle 70mila calcolate. Se alla fine ci fosse stata troppa differenzatra il tonnellaggio ipotizzato e quello reale, forse si sarebbedovuto mettere di nuovo mano al progetto. Cosi' al momento nonsembra e l'errore rientrerebbe nei limiti di tolleranza. Nellariemersione del ponte cinque gli operatori si sono imbattuti insacche di acido solfidrico, l'H2S, il gas che si origina dalladecomposizione di materiale organico. La presenza era comunqueampiamente attesa, il personale era preparato e non destapreoccupazioni e rischio per gli abitanti. Al contatto conl'aria infatti evapora in atmosfera. Nel primo pomeriggio al quartier generale delle operazionici sara' una nuova riunione, per fare tra l'altro il puntosulle previsioni meteo per i prossimi tre giorni. Dopodiche',probabilmente, verra' deciso se far salpare la Concordialunedi' oppure martedi', quando la perturbazione prevista neigiorni scorsi e in transito verso sud si dovrebbe essereattenuata. Sull'isola intanto continuano ad arrivare turisticuriosi: molti per visite dalla mattina alla sera. Tra loro neigiorni scorsi c'era anche un naufrago che la notte del 13gennaio si trovava sulla Concordia con la famiglia, tornatosull'isola perche' certi finali si guardano da vicino e non dalontano, per chiudere (definitivamente) una porta. Porta chenella chiesa di Giglio Porto vuole invece rimanere aperta: perricordare l'abbraccio di quella notte ma anche che, al di la'della grande (e indiscutibilmente unica) operazioneingegneristica che ha permesso il recupero della nave, quellosciagurato naufragio e' stato dolore e trentadue persone sonomorte. Cosi' don Lorenzo, milanese trapiantato in Maremma, haallestito nella chiesa una vetrina. Ci sono un quadro donato daun sopravvissuto, il Gesu' e il Bambino della Cappella dellaCosta Concordia e tanti altri oggetti. Don Lorenzo ha tenutodella nave anche la coppa dove si conservavano le ostieconsacrate. (AGI).