Napoli - Hanno un nome e cognome gli autori della sparatoria del 4 gennaio a Napoli, dove è stata ferita, oltre a tre venditori ambulanti senegalesi, anche una bambina di 10 anni. L'agguato, di matrice camorristica, è avvenuto in pieno giorno in via Annunziata alle spalle della centralissima piazza Garibaldi. Da tempo quella zona di Forcella è contesa: da una parte un gruppo di giovani rampolli di 'famiglie' storiche, la cosiddetta paranza dei bambini, e dall'altra la cosca dei Mazzarella che ha esteso il controllo sul territorio del centro storico.
Che cosa è successo il 4 gennaio a Napoli
Il clan Mazzarella organizza una spedizione punitiva per colpire un venditore ambulante senegalese che molto probabilmente non aveva pagato il 'pizzo'. La cosca da novembre 2016 sta cercando di sottrarre il controllo dell'area, con un'imposizione capillare delle estorsioni, alla 'paranza' dei bambini, i giovani delle famiglie Sibillo, Giuliano, Amirante e Brunetti. E quella mattina due esponenti del clan volevano dare una lezione a quel senegalese che non si era 'piegato' a versare la quota settimanale di 30 euro.
La dinamica dell'agguato:
- Due uomini armati con pistola e mazze da baseball e di ferro, con la complicità di altri due ambulanti italiani, sono arrivati nel mercato rionale della Maddalena e hanno iniziato a sparare tra la folla.
- Alle 12:12 arriva alla polizia la segnalazione di spari in vico IV Duchesca.
- La volante parte e verifica che in una sparatoria un senegalese di 32 anni è stato ferito da un proiettile e portato all'ospedale Loreto Mare dove i medici lo hanno giudicato guaribile in venti giorni e ricoverato con una lesione da proiettile alla coscia destra.
- Sempre a Loreto Mare è arrivata una bimba di 10 anni, M.D.G., che abita a Melito ferita alla gamba destra.
- La piccola viene trasferita al nosocomio pediatrico Santobono e operata per l'estrazione del proiettile.
- Altri due senegalesi arrivano al Loreto Mare con ferite.
Chi sono gli autori della sparatoria
La polizia ha fermato 4 persone, ecco chi sono:
- Gennaro Cozzolino, 39 anni, contiguo per gli investigatori ai Mazzarella e ritenuto colui che materialmente sparato, ferendo la bambina e i 3 senegalesi.
- Valerio Lambiase, 28 anni, che durante la sparatoria impugnava la mazza da baseball, anche lui nel clan dei Mazzarella e fratello di Gianmarco, ucciso il 1 marzo del 2015 nel corso di un regolamento di conti tra clan rivali.
- Luciano Rippa, 33 anni, venditore ambulante nel mercato della Maddalena che ha partecipato al raid punitivo con una mazza di ferro.
- Gennaro Vicedomine, 25 anni, anche lui venditore ambulante che con Luciano Rippa, oltre a vendere merce, individua i potenziali venditori di merce stoccata in magazzini della zona, prendendo una percentuale sul prezzo di vendita e versando al clan una tangente di 30 euro alla settimana.