(AGI) - Milano, 18 lug. - E' attesa intorno alle 13 la sentenzadei giudici della seconda Corte d'Appello di Milano neiconfronti di Silvio Berlusconi, accusato di concussione eprostituzione minorile nel 'caso' Ruby. Poco piu' di un annofa, l'ex premier era stato condannato in primo grado a setteanni di carcere e all'interdizione perpetua dai pubbliciuffici. Prima che i giudici si riunissero per decidere il verdettoil pg, Pietro De Petris, e uno dei difensori, l'avvocatoFilippo Dinacci, si sono esibiti in repliche e contro replichesu un tema affrontato dalla difesa nella arringhe della scorsaudienza, l'utilizzabilita' delle telefonate nel processo. Secondo i legali di Berlusconi, il professor Franco Coppi elo stesso Dinacci, un'interpretazione di una sentenzapronunciata dalla Corte di giustizia europea porterebbeall'inutilizzabilita' dei tabulati acquisiti all'epoca delleindagini. Nel suo breve intervento, De Petris ha sottolineatoche questa inutilizzabilita' sarebbe "in astrattoconfigurabile", ma nel nostro ordinamento ci sono gli strumentiper bilanciare le esigenze di "conservazione dei dati eriservatezza" degli stessi. In particolare, il rappresentante della pubblica accusa harimarcato che l'acquisizione dei dati nel nostro Paese avvienenon per disposizione della polizia ma con "provvedimentomotivato" dell'autorita' giudiziaria, che viene poi "sottopostoal controllo dei giudici che possono rendere inutilizzabili idati acquisiti". (AGI) .