Carbonizzato e con le mani mozzate: 2 arresti nel Palermitano
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Carbonizzato e con le mani mozzate: 2 arresti nel Palermitano

Carbonizzato e con le mani mozzate: 2 arresti nel Palermitano

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(AGI) - Palermo, 8 ott. - I carabinieri della Compagnia diMisilmeri hanno arrestato Giuseppe Correnti, 51enne, e PasqualeMerendino, 33enne, entrambi di Misilmeri, ritenuti responsabilidell'omicidio e della distruzione del cadavere di MassimilianoMilazzo (all'epoca 26enne), il cui corpo, carbonizzato e con lemani mozzate, era stato trovato il 30 giugno 2013 nellecampagne del paese del Palermitano. Il provvedimento e' statoemesso dal Gip del Tribunale di Palermo su richiesta dellaProcura distrettuale di Termini Imerese. Le indagini, condotte anche con l'analisi di moltissimeimmagini fissate dai sistemi di videosorveglianza, hannoconsentito di identificare i destinatari della misura cautelarequali autori materiali del delitto, compiuto dopo aver indottola vittima a seguirli con l'inganno in un'area di campagna edaverla violentemente percossa, procurandone la morte. Ilmovente e' stato ricondotto all'atteggiamento irriguardoso cheMilazzo avrebbe assunto nei confronti di alcuni membri dellafamiglia Merendino, spacciando droga nei pressi delle loroabitazioni e commettendo furti, rifiutando di non farso vederein zona come intimatogli. La vittima era scomparsa da Misilmerila sera del 26 giugno 2013, come riferito dalla sua conviventenella denuncia presentata, il giorno dopo ai carabinieri. Nelpomeriggio del successivo 30 giugno, presso l'abitazione di unprivato, era giunta una telefonata anonima che segnalava lapresenza di un cadavere bruciato e con le braccia mutilate nelterreno di sua proprieta', in contrada Risalajme di Misilmeri.Gli accertamenti eseguiti dal Reparto CarabinieriInvestigazioni Scientifiche del Ris di Messina hanno appuratoche il corpo carbonizzato era quello di Milazzo. In baseall'esame dei numerosi filmati acquisiti da telecamere sparsesul territorio (circa 1500 ore di registrazioni), la vittimaaveva trascorso parte del pomeriggio del 26 giugno presso ilbar "283" di via Roma di Misilmeri, dove aveva preso contatticon Giuseppe Correnti e Pasquale Merendino prima diallontanarsi definitivamente intorno alle ore 19.45, a bordodella Fiat Uno condotta da quest'ultimo. Il transito dell'autoe' stato ripreso pochi minuti dopo da un'altra telecamera postain direzione dell'area dove sarebbe poi stato ritrovato icadavere. Il veicolo era preceduto, di qualche minuto,dall'auto di Correnti. Circa un'ora piu' tardi, le stessetelecamere avevano filmato le stesse vetture mentre facevanoritorno verso Misilmeri, stavolta con i soli conducenti abordo. Le immagini registrare davanti al bar documentavanoinoltre che, subito dopo che Milazzo si era allontanato incompagnia di Pasquale Merendino, il nipote di quest'ultimo,rivolgendosi ad alcuni suoi amici affacciati a un balcone difronte al bar, mimava il taglio delle mani e di un pestaggio.L'autopsia ha riscontrato la frattura della clavicola e dellamandibola, pertanto era evidente che prima della morte l'uomoera stato picchiato con violenza. Il taglio delle mani -mutilazione di valore simbolico che rievoca la punizioneinflitta ai ladri - e' stato praticato con una zappa. (AGI).
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