Camorra: morto in carcere Pasquale Barra, accuso' Tortora
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Camorra: morto in carcere Pasquale Barra, accuso' Tortora

Camorra: morto in carcere Pasquale Barra, accuso' Tortora

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(AGI) - Napoli, 28 feb. - Morto in carcare Pasquale Barra, 72anni, ex luogotenente di Raffaele Cutolo, il capo della Nuovacanorra organizzata, ed uno degli accusatori di Enzo Tortiora,Il pregiudicato era detenuto a Ferrara, dove stava scontandol'ergastolo per diversi omicidi tra cui quello di FrancisTuratello, figlio naturale del boss mafioso italo-americanoFrank Coppola. Nel 1983 decise di diventare collaboratore digiustizia, accusando ingiustamente il noto presentatore.Affiliatosi prima come capozona di Ottaviano e poi comesantista, Barra vantava 67 omicidi di cui molti compiuti nellediverse carceri italiane dove ha soggiornato frequentemente dal1970. Nel gergo della mala, gli vengono attribuiti due nomi: o'studente - in riferimento allo stretto legame con RaffaeleCutolo, detto O' Professore - e o 'nimale per la crudelta' el'efferatezza dei suoi delitti. L'omicidio di Francis Turatello fu compiuta nel carcereBadu 'e Carros di Nuoro il 17 agosto 1981: Barra lo feri' conquaranta coltellate e lo squarto' per poi azzannare alcuniorgani interni. Barra ha commesso altri omicidi in carcere: quello diAntonino Cuomo, capozona di Castellammare di Stabia, e quellodi Domenico Tripodo, capo 'ndrangheta calabrese. Il 23 novembredel 1980, nel corso del terribile sisma che colpi' il capoluogocampano, Barra partecipo' a una rissa nel carcere diPoggioreale che costo' la vita a tre detenuti e il ferimento diotto camorristi passati a un clan concorrente. Barra ha avutoun ruolo di rilievo nell'omicidio di Francesco Diana,consigliere comunale socialista di San Cipriano d'Aversa,colpito con trentacinque coltellate nel carcere di Aversa. Barra fu il primo a dissociarsi da Raffaele Cutolo e,grazie al suo pentimento, rese possibile il piu' grande attaccomai portato dalla giustizia alla Camorra. Si suppone che Barrasi sia sentito tradito da Cutolo il quale, proprio in seguitoall'omicidio Turatello e di fronte alle pressioni della mafiasiciliana, sostenne di non esserne il mandante. In seguito alle rivelazioni di Barra e dei pregiudicatiGiovanni Pandico e Giovanni Melluso, fu possibile il blitz del17 giugno 1983 in cui vennero arrestati 850 presunti affiliatidella Nuova Camorra Organizzata, tra cui l'insospettabile EnzoTortora. Barra, al fine di ottenere una protezione in carcere,forni' liste di presunti camorristi nel corso di 17interrogatori, ma solo al diciottesimo interrogatorio, il 19aprile 1983, fece il nome di Tortora definendolo un affiliatoalla Nuova Camorra Organizzata e responsabile del traffico didroga. Barra rifiuo' di deporre e di confermare sia al processodi primo grado che in quello d'appello le accuse che poi sirivelarono infondate. In realta', quello di Barra non si puo' definire un veropentimento bensi' una semplice dissociazione da Cutolo perragioni personali. (AGI).
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