Calcioscommesse: Gip Catanzaro, estrema propensione a delinquere
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Calcioscommesse: Gip Catanzaro, estrema propensione a delinquere

Calcioscommesse: Gip Catanzaro, estrema propensione a delinquere

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(AGI) - Catanzaro, 11 giu. - "Un quadro indiziario oltremodograve". Cosi' il gip di Catanzaro, Domenico Commodaro,sintetizza quanto emerso nell'ambito dell'inchiesta "Dirtysoccer" condotta dalla Squadra mobile e coordinata dalla Dda diCatanzaro. In particolare, a parere del gip, "la pervicacia edeterminazione con la quale ogni singolo indagato ha perseguitola realizzazione dei reati contestati, nonche' l'uso diarrogante violenza rivelano la estrema propensione a delinqueredegli indagati e l'assoluta indifferenza rispetto alle regoledella civile convivenza". Per il giudice non ci sono dubbisulla esistenza di "due sodalizi criminali capaci di concordarefrodi sportive allo scopo di conseguire ingenti profitti". Ilprimo gruppo, si ricostruisce nell'ordinanza, e' quello guidatoda Mario Moxedano, Antonio Ciccarone e Pietro Iannazzorispettivamente presidente, direttore sportivo e consulente dimercato del Neapolis club militante nel girone I del campionatonazionale dilettanti. I tre, scrive il gip, "valendosi dellacollaborazione di dirigenti sportivi, calciatori delle altresquadre, affaristi senza scrupoli, organizzano frodi sportiveil cui scopo primario e' quello di procurare la vittoria delcampionato del Neapolis". Ma non solo. Il gruppo avrebbe estesole sue mire anche su altri gironi al fine di "effettuarescommesse sulle gare falsate, cosi' da lucrare su facilivincite ovvero cedere l'informazione alla propria cerchia diaccoliti". In questo modo Moxedano e Ciccarone sarebbero venutia conoscenza "di altre societa' (ad esempio il Brindisi) cheperseguono il medesimo scopo di vincere il campionato, in ungirone diverso dal Neapolis, ma con i medesimi mezzi e, cioe',attraverso "combine" di partite". Il secondo sodaliziocriminale ha come campo di pertinenza la Lega Pro e "ruotaattorno alla figura di Fabio Di Lauro, ex calciatore efaccendiere". Secondo quanto si legge nell'ordinanza, Di Lauro"trae cospicui guadagni sulle partite oggetto di frode sportivache lui stesso finanzia attraverso gli stretti rapportiintrattenuti con soggetti dell'Est europeo e con "gli addettiai lavori" del calcio nostrano". Tra questi ultimi il gipricorda Ercole Di Nicola, ds dell'Aquila, Mauro Ulizio ex dsdel Monza, Massimiliano Carluccio socio di fatto della ProPatria e Daniele Ciardi magazziniere dell'Aquila. Inparticolare Ulizio e Carluccio "combinano di propria mano legare di campionato del Pro Patria, valendosi di calciatorivenduti e al loro servizio, cedendo i risultati falsati ascommettitori dietro richieste di finanziamento perl'organizzazione della frode sportiva". (AGI)
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