Bullismo: Polizia, in un caso su tre protagonista una ragazza

(AGI) - Roma, 12 apr. - Su 15.268 ragazzi intervistati dalportale Skuola.net per la campagna educativa itinerante "Unavita da social" della Polizia Postale e delle Comunicazioni,ben 1 su 3 si e' dichiarato vittima di episodi di bullismo. Lafascia d'eta' piu' esposta si conferma quella compresa tra i 14ed i 17 anni, dove i "bullizzati" sono quasi 2 su 5. Questisono alcuni dati della ricerca svolta dal portale per contodella Polizia di Stato, che certifica anche la crescita dibulli in rosa: 1 vittima su 3 denuncia la presenza femminiletra gli aggressori. Dalla

(AGI) - Roma, 12 apr. - Su 15.268 ragazzi intervistati dalportale Skuola.net per la campagna educativa itinerante "Unavita da social" della Polizia Postale e delle Comunicazioni,ben 1 su 3 si e' dichiarato vittima di episodi di bullismo. Lafascia d'eta' piu' esposta si conferma quella compresa tra i 14ed i 17 anni, dove i "bullizzati" sono quasi 2 su 5. Questisono alcuni dati della ricerca svolta dal portale per contodella Polizia di Stato, che certifica anche la crescita dibulli in rosa: 1 vittima su 3 denuncia la presenza femminiletra gli aggressori. Dalla ricerca emerge anche che i bulli agiscono soprattuttoin gruppo (nel 72% dei casi) e tendono a preferire vittimedello stesso sesso. A dispetto delle notizie di cronaca degliultimi tempi, il bullismo continua a svilupparsi soprattuttooffline: l'87% delle vittime e' stato infatti preso di miraesclusivamente o prevalentemente nella vita reale. Episodi dibullismo online colpiscono invece in misura maggiore rispettoalla media le femmine rispetto ai maschi, ma anche gliintervistati nella fascia d'eta' compresa tra gli 11 ed i 13anni. Dai dati emerge una certa difficolta' per le vittime aparlare degli atti di bullismo subiti: 1 su 3 non ne parla connessuno. Il motivo e' soprattutto la vergogna (30%) seguitodall'esigenza provata di farsi giustizia da soli (24%), anchese sono soprattutto i maschi ad ammettere di essersi"vendicati" nei confronti del bullo. Fra i 14 ed i 17 anni cresce la percentuale di vittime nelsilenzio, mentre tra gli 11 ed i 13 anni si registra unamaggiore propensione a confidarsi con gli adulti di riferimento(genitori, professori, ecc) . In media il 42% delle vittime dibullismo si confida con i genitori. Neanche chi ha assistito adatti di bullismo ama parlarne. Uno su 4 e' rimasto in silenzio.Il motivo, confessa il 44% , di questa "omerta'" e' moltosemplice: "mi hanno insegnato a farmi i fatti miei". I dati in nostro possesso - dichiara Antonio Apruzzese,Direttore del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni -e la nostra esperienza nelle scuole a diretto contatto con glistudenti, confermano ancora di piu' quanto il fenomeno siadiffuso tra i minori. Diventa sempre piu' preoccupante -continua Apruzzese - il bullismo al femminile che vedecoinvolte sempre piu' minori in gravi episodi di violenza aidanni di coetanee. L'unica arma veramente efficace - conclude Apruzzese - e'l'incisiva e costante campagna di sensibilizzazione eprevenzione per i ragazzi e di formazione informazione perinsegnanti e genitori che, la Polizia di Stato, attraverso ilprogetto educativo itinerante "Una vita da social" realizzatoin collaborazione con il MIUR e l'Autorita' Garante perl'Infanzia e l'Adolescenza, ha permesso di raggiungere sulterritorio e sui social, come facebook e twitter, un numeroelevatissimo di adolescenti, ragazzi e genitori. (AGI).

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