Biagio Conte, il missionario laico che il Papa ha voluto incontrare
Terminata la messa per don Puglisi a Palermo, il pontefice si è recato a pranzo dall'uomo che da oltre 25 anni assiste i poveri del capoluogo siciliano e dorme per strada con loro

Terminata la messa al Foro Italico di Palermo per Don Puglisi, Papa Francesco ieri si è recato a pranzo da un uomo che è diventato il simbolo della lotta alla povertà e alle diseguaglianze nel capoluogo siciliano. Biagio Conte, l'uomo che lotta per i senza tetto dormendo per strada, con loro, come loro. "Ho iniziato 27 anni fa a dormire sotto i portici e nei vagoni e ora ritorno per strada per stare accanto a chi non ha una casa", spiega, "la povertà aumenta, ci sono intere famiglie senza un tetto, la Missione non può tamponare tutto, dobbiamo essere tutti a dare un contribuito. Non possiamo restare spettatori e fare vincere ancora l'egoismo e l'indifferenza".
Biagio Conte è un missionario laico che da oltre 25 anni assiste i poveri di Palermo, per i quali ha realizzato una cittadella della solidarietà, la Missione Speranza e Carità. Ma il disagio aumenta e lui si è fatto ancora più povero tra i poveri, decidendo lo scorso gennaio di trasferirsi sotto i portici del palazzo delle Poste per protestare contro la drammatica situazione dei senza tetto e dei senza lavoro a Palermo.
"Ascoltare il grido disperato di chi perde lavoro e casa"
E dal selciato ha rivolto un appello a tutte le città e alle regioni d'Italia perché imparino a rispondere ai bisogni della gente e "ascoltare il grido disperato di chi perde il lavoro e la casa". Anche lui per strada "per solidarizzare con chi è morto per il freddo e con chi dorme ancora per terra. Per rispondere al disagio e alle difficoltà del povero e del senza tetto non c'è bisogno di cose eclatanti, di grandi manovre. Bisogna dare loro quell'affetto, quell'amore e quella speranza che li faccia sentire di nuovo parte della società. Siamo rimasti scioccati dall'ultima morte di un clochard a Capodanno. Non riesco a essere tranquillo, non mangio e non dormo sapendo che tante persone vivono per strada".
Così ha risposto al suo appello il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci: "Biagio Conte richiama le istituzioni alle proprie responsabilità. Come dice l'arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, dobbiamo cominciare dagli ultimi, dalle periferie. Nei prossimi giorni incontrerò il missionario per esprimere la vicinanza del governo regionale e concordare possibili e concrete iniziative a sostegno del proprio impegno sociale".
"Ieri nel refettorio del centro fondato dal missionario, una quarantina di ultimi hanno avuto la gioia di poter consumare il pasto in compagnia del Pontefice. In totale, circa 1.500 le persone, tutte munite di pass, presenti nella sala", riporta Palermo Today, "per l'occasione i volontari hanno servito un menù leggero con prodotti a km zero. I piatti infatti sono stati realizzati con prodotti coltivati dalla missione. Il Pontefice prima di iniziare il pasto si è soffermato con alcune persone disabili abbracciandole e scambiando qualche parola, poi è stato circondato da tanta gente emozionata e felice parlando con alcuni stranieri e disoccupati. Biagio Conte e l'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice hanno consegnato al Santo Padre una lettera e un numero speciale del giornalino "La Speranza", coordinato da Riccardo Rossi, con un passato da cronista e da tempo a fianco del missionario laico per aiutare i poveri".
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