Articolo realizzato in collaborazione con Facile.it
Tutti sanno che non è possibile circolare senza assicurazione, ma non sempre al momento del rinnovo o della stipula di una nuova polizza auto si è pienamente convinti di avere scelto l’offerta più adatta e conveniente e correttamente informati su diritti e doveri rispetto al contratto. Una breve guida per arrivare preparati al rinnovo.
Per prima cosa andrebbe superata l’idea che il costo elevato della polizza auto sia una specie di condanna inevitabile, perché trattandosi di un prodotto commerciale esiste la possibilità del confronto attivo tra più offerte. Chi confronta le migliori assicurazioni auto su siti come Assicurazione.it ha la possibilità concreta di risparmiare sul premio senza rinunciare a una copertura assicurativa adeguata. L’opportunità offerta dai comparatori on line di selezionare in modo autonomo e senza pressioni le garanzie accessorie alla RCA che si ritengono più importanti, in base anche alle proprie abitudini di guida, consente di personalizzare il prodotto e ottimizzare costi e benefici.
Se non si è soddisfatti della compagnia assicuratrice è bene ricordare che cambiare è particolarmente facile da quando il Decreto legge del 18 ottobre 2012 n°179 all’articolo 22 ha stabilito l’abolizione del tacito rinnovo per le polizze RCA. Si può attendere la scadenza naturale della polizza auto e senza obbligo di preavviso o disdetta cambiare compagnia, preoccupandosi solo di trovarne una migliore prima del termine. È bene verificare che RCA e garanzie accessorie facciano parte dello stesso contratto assicurativo e non ci siano contratti relativi ad esempio agli infortuni del conducente sottoscritti in abbinamento ma in forma diversa e che potrebbero prevedere quindi tacito rinnovo. In questo caso andranno interrotti con un preavviso di almeno 60 giorni rispetto alla scadenza, via raccomandata. Per ovviare al problema è meglio, in caso di dubbio, verificare sempre i termini di rinnovo già nel momento in cui si firma il contratto, così da sapere come comportarsi in vista della scadenza.
Il Codice delle assicurazioni private (decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209) regola le condizioni di rinnovo delle polizze relativamente ad attestato di rischio e classe di merito. Anche questo è un punto che merita attenzione da parte dell’assicurato. La classe di merito infatti influisce sull’importo del premio ed è strettamente collegata al numero di sinistri con colpa registrati nell’attestato di rischio, come anche agli anni trascorsi senza incidenti dal momento in cui si è presa la patente. Quest’ultimo elemento incide meno da quando la legge Bersani 2007 ha consentito il trasferimento di classe di merito tra componenti dello stesso nucleo familiare, consentendo ad esempio a un ragazzo neopatentato di avere la stessa classe di un genitore con guida prudente. In ogni caso va tenuto presente che la compagnia assicuratrice non può apportare variazioni peggiorative della classe di merito prima di avere accertato l’effettiva responsabilità del cliente nel sinistro.
Il momento della firma richiede sempre un buon livello di attenzione. Il Codice del Consumo a norma dell'articolo 7 della legge 29 luglio 2003 n° 229 all’articolo 33 definisce la questione della clausole vessatorie che potrebbero essere incluse nel contratto assicurativo. Si definiscono vessatorie le clausole che determinano uno squilibrio in termini di obblighi e diritti a svantaggio del cliente. In un contratto assicurativo ad esempio potrebbero essere inserite limitazioni di responsabilità da parte della compagnia, non giustificate, ma che una volta sottoscritte dal cliente avrebbero come conseguenza un risarcimento parziale o addirittura nullo in caso di sinistro. Prima di firmare qualsiasi parte del contratto è necessario leggere attentamente ogni clausola e chiedere spiegazioni alla compagnia in caso di dubbi. Potrebbe essere ad esempio considerato vessatorio ridurre o azzerare il rimborso se ci si affida a un carrozziere di fiducia e non ad uno convenzionato, ma una volta firmata questa clausola può non essere semplice dimostrare che non si tratti di un accordo tra compagnia e cliente.