Appello del Papa contro la corruzione "corrode i cuori"
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Appello del Papa contro la corruzione "corrode i cuori"

Appello del Papa contro la corruzione "corrode i cuori"

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(AGI) - CdV, 19 giu. - "Se la molla che spinge l'uomo e'l'accumulo, le ricchezze arriveranno a invadergli il cuore, chefinira' corrotto". Papa Francesco ha rinnovato oggi -nell'omelia pronunciata alla Domus Santa Marta - il suo monitoriguardo ai rischi che corrono i ricchi se tengono tutto per sestessi. "Cio' che invece salva il cuore - ha detto Bergoglio -e' usare la ricchezza che si ha per il bene comune". Non sono"come una statua", le ricchezze, ha spiegato. "Ferme, in uncerto senso ininfluenti sulla vita di una persona", invece"hanno la tendenza a crescere, a muoversi, a prendere il postonella vita e nel cuore dell'uomo". "Dov'e'il tuo tesoro - haricordato il Papa citando le parole di Gesu' - la' sara' ancheil tuo cuore. Non accumulate per voi tesori sulla terra, dovetarma e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano;accumulate invece per voi tesori in cielo". Certo, riconosceFrancesco, "alla radice" dell'accumulo "c'e' la voglia disicurezza". Ma il rischio di farlo solo per se stessi e dunquedi restarne schiavi e' altissimo. "Alla fine - infatti - questericchezze non danno la sicurezza per sempre. Anzi ti portanogiu' nella tua dignita'. E questo in famiglia: tante famigliedivise. Anche nella radice delle guerre c'e' questa ambizione,che distrugge, corrompe. In questo mondo, in questo momento, cisono tante guerre per avidita' di potere, di ricchezze. Si puo'pensare alla guerra nel nostro cuore. 'Tenetevi lontano da ognicupidigia!', cosi' dice il Signore. Perche' la cupidigia vaavanti, va avanti, va avanti... E' uno scalino, apre la porta:poi viene la vanita' - credersi importanti, credersi potenti..- e, alla fine, l'orgoglio. E da li' tutti i vizi, tutti. Sonoscalini, ma il primo e' questo: la cupidigia, la voglia diaccumulare ricchezze".Per Papa Francesco anche se "accumularee' proprio una qualita' dell'uomo" e "fare le cose e dominareil mondo e' anche una missione", bisogna lottare ogni giornoper non diventare schiavi del denaro e "gestire le ricchezzedella terra bene, perche' siano orientate al Cielo e diventinoricchezze del Cielo". "Quando il Signore benedice una persona con le ricchezze:lo fa - ha scandito Bergoglio - amministratore di quellericchezze per il bene comune e per il bene di tutto, non per ilproprio bene. E non e' facile diventare un onestoamministratore, perche' sempre c'e' la tentazione dellacupidigia, del diventare importante. Il mondo ti insegna questoe ci porta per questa strada". La raccomandazione del Papa ai ricchi e' dunque di "pensareagli altri, pensare che quello che ho e' al servizio deglialtri e che nessuna cosa la potro' portare con me. Ma se io usoquello che il Signore mi ha dato per il bene comune, comeamministratore, questo mi santifica, mi fara' santo". Dunque,"accumulare, si', va bene. Tesori, si', va bene: ma quelli chehanno valore nella 'borsa del Cielo'. Li', accumulare li'!".(AGI).
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