Afghanistan: Gesuiti, grazie India per liberazione padre Kumar
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Afghanistan: Gesuiti, grazie India per liberazione padre Kumar

Afghanistan: Gesuiti, grazie India per liberazione padre Kumar

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(AGI) - CdV, 23 feb. - "Immensa gratitudine al governo indiano"e' stata espressa dal "Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati"per la liberazione, dopo oltre otto mesi di prigionia, di padreAlexis Prem Kumar, il gesuita indiano rapito in Afghanistan."Padre Kumar e' provato psicologicamente ma e' in buona salute,sara' ora nostra cura occupaci delle condizioni psico fisichedel nostro confratello", ha assicurato padre Peter Balleis,direttore internazionale del Servizio. Padre Kumar era stato rapito il 2 giugno dell'anno scorsonell'Afghanistan occidentale da un gruppo di uomini nonidentificati, mentre era in visita a una scuola dei gesuiti peri rifugiati rientrati in patria, all'interno di un insediamentosituato a 34 chilometri dalla citta' di Herat. Il 47ennesacerdote gesuita, proveniente dallo Stato indiano del TamilNadu, stava per rientrare a Herat quando e' stato fermato ecostretto da uomini armati a salire su un veicolo. Il "Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati" offre istruzionee formazione professione agli sfollati. Il Jrs e' attivo inAfghanistan fin dal 2005. Pur nei difficili mesi dellaprigionia di padre Kumar, il Servizio ha continuato a portareavanti i propri progetti educativi nel Paese. "Il nostro ruoloin Afghanistan e' di aiutare le persone sfollate, offrendo loropossibilita' di istruzione e di formazione professionale. Siamostati al fianco degli afghani ben prima del rapimento di padrePrem, e continueremo ad accompagnarli in ogni modo possibile",ha assicurato padre Stan Fernandes, direttore regionale delServizio in Asia del Sud. (AGI).
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