Accorato appello del Papa, "Cessare ogni ostilita'"
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Accorato appello del Papa, "Cessare ogni ostilita'"

Accorato appello del Papa, "Cessare ogni ostilita'"

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(AGI)- CdV, 13 lug. - "Accorato appello" di Papa Francesco perfermare il conflitto israelo-palestinese che e' tornato ainfiammarsi. "Esorto le parti interessate e tutti quanti hannoresponsabilita' politiche a livello locale e internazionale anon risparmiare la preghiera e a non risparmiare alcuno sforzoper far cessare ogni ostilita' e conseguire la pace desiderataper il bene di tutti", ha detto il Pontefice dopo la preghieradell'Angelus. "Rivolgo a tutti voi un accorato appello a continuare a pregarecon insistenza per la pace in Terra Santa, alla luce deitragici eventi degli ultimi giorni", ha esordito Francescoparlando ai fedeli presenti in piazza San Pietro". "Invitotutti - ha insistito - ad unirvi nella preghiera: in silenzio,tutti, preghiamo". "Ora Signore - ha poi invocato il Papa convoce commossa - aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu lapace, guidaci Tu verso la pace. Apri i nostri occhi e i nostricuori e donaci il coraggio di dire: 'mai piu' la guerra!'; 'conla guerra tutto e' distrutto!'. Infondi in noi il coraggio dicompiere gesti concreti per costruire la pace. Rendicidisponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che cichiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, lenostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono". "Ho ancora nella memoria il vivo ricordo dell'incontro dell'8giugno scorso con il patriarca Bartolomeo, il presidente Perese il presidente Abbas, insieme ai quali abbiamo invocato ildono della pace e ascoltato la chiamata a spezzare la spiraledell'odio e della violenza". Lo ha confidato Papa Francesco aifedeli presenti in piazza San Pietro per l'Angelus. "Qualcuno -ha aggiunto - potrebbe pensare che tale incontro sia avvenutoinvano. Invece no, perche' la preghiera ci aiuta a nonlasciarci vincere dal male ne' rassegnarci a che la violenza el'odio prendano il sopravvento sul dialogo e lariconciliazione". .
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