Schettino va in carcere. Sentenza confermata
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Schettino va in carcere. Sentenza confermata

Schettino va in carcere. Sentenza confermata

13 gennaio 2012, ore 21.45. La Costa Concordia, gioiello della flotta Costa Crociere, urta gli scogli dopo uno spericolato 'inchino' all'isola del Giglio. La fiancata imbarca acqua. La nave cede e si inclina, inabissandosi lentamente ma inesorabilmente (Afp)
13 gennaio 2012, ore 21.45. La Costa Concordia, gioiello della flotta Costa Crociere, urta gli scogli dopo uno spericolato 'inchino' all'isola del Giglio. La fiancata imbarca acqua. La nave cede e si inclina, inabissandosi lentamente ma inesorabilmente (Afp)
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Che succede ora a Schettino

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La Suprema Corte ha notificato il dispositivo della sentenza alla Procura generale di Firenze che ha svolto tutto l'iter di esecuzione pena. Schettino si è costituito nel carcere di Rebibbia.
13 gennaio 2012, ore 21.45. La Costa Concordia, gioiello della flotta Costa Crociere, urta gli scogli dopo uno spericolato 'inchino' all'isola del Giglio. La fiancata imbarca acqua. La nave cede e si inclina, inabissandosi lentamente ma inesorabilmente (Afp)
13 gennaio 2012, ore 21.45. La Costa Concordia, gioiello della flotta Costa Crociere, urta gli scogli dopo uno spericolato 'inchino' all'isola del Giglio. La fiancata imbarca acqua. La nave cede e si inclina, inabissandosi lentamente ma inesorabilmente (Afp)

Le tappe della tragedia della Concordia

  • La Costa Concordia urta sugli scogli delle Scole all'Isola del Giglio che procurano uno squarcio di 70 metri nella fiancata sinistra dello scafo. Sono le 21,45 del 13 gennaio 2012.
  • La nave inizia ad imbarcare acqua, gli impianti saltano e si produce un black-out.
  • Per circa 3.200 passeggeri una tranquilla crociera, si trasforma in breve in un incubo: 32 saranno i morti tra passeggeri e membri dell'equipaggio.
  • A causare l'incidente, il 'rito dell'inchino', un passaggio sotto costa per rendere omaggio all'isola.
  • Tra omissioni, sottovalutazioni, un incrocio di telefonate e tanta paura, iniziano le operazioni di evacuazione.
  • Lo specchio d'acqua del naufragio si trasforma in un gigantesco andirivieni di aerei, elicotteri, navi.
  • Ai soccorsi partecipano tutti i mezzi disponibili a poche miglia dall'incidente: militari e civili. All'operazione di salvataggio contribuiscono con grande generosità anche gli abitanti del Giglio.

Quella telefonata diventata tormentone sul web

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