In meno di due mesi la prima condanna, a 30 anni di reclusione, per Fabio Di Lello. Il 1 febbraio, a Vasto, aveva ucciso con tre colpi di pistola il 21enne Italo D'Elisa che nel luglio scorso, aveva investito e ucciso con l'auto la moglie di Di Lello, Roberta Smargiassi. La procura di Lanciano aveva chiesto l'ergastolo.
Le tappe di una storia di lutto e vendetta
- 1 luglio 2016: Italo D'Elisa, 21 anni, investe e uccide a Vasto Roberta Smargiassi, 33 anni.
- 1 febbraio 2017: Fabio Di Lello, marito della Smargiassi, uccide Italo D'Elisa e si consegna
- 21 febbraio: viene fissato il processo con rito abbreviato
- 24 marzo: viene pronunciata la sentenza di condanna
Dopo l'omicidio, Di Lello andò al cimitero alla tomba della moglie, poco lontano abbandonò l'arma del delitto poi ritrovata dai carabinieri ai quali si consegnò. Di Lello venne arrestato e accusato dalla procura di Vasto di omicidio volontario con l'aggravante della premeditazione e della minorata difesa. Dopo la convalida dell'arresto nell'udienza davanti al gup del 21 febbraio venne fissato il processo con rito abbreviato.
Nella prima udienza in Corte d'Assise a Lanciano, la difesa chiede una perizia psichiatrica su Di Lello, rigettata. Il 20 marzo, il Procuratore di Vasto, Giampiero Di Florio e il sostituto Gabriella De Lucia chiesero l'ergastolo. Nella sua dichiarazione spontanea alla Corte, sempre in quell'udienza, Di Lello affermò di essere pentito e dispiaciuto.