Palermo - Si chiama Favour Emeka Laska ed è un maschietto di poco più di tre chili, venuto al mondo al centro del Mediterraneo, poche ore dopo il salvataggio della sua mamma, Sinsia. La donna si trovava a bordo di una piccola barca di legno, soccorsa intorno alle 19 di sabato sera. Il travaglio, poi il parto, sotto le cure di Medici senza frontiere e ora la mamma e il suo bambino stanno bene.
Au revoir Favour! La grande famille #Aquarius te souhaite le meilleur en #Europe!! #TogetherForRescue pic.twitter.com/Xq5VAsVDvz
— SOS MEDITERRANEE FR (@SOSMedFrance) 13 dicembre 2016
La mamma di Favour, nigeriana, ha affrontato la traversata da sola. Ha dichiarato che il marito è morto in Nigeria. Sullo stesso barchino su cui viaggiava si trovavano anche 28 uomini e altre 7 donne, tutti accomunati dalla volontà di raggiungere l'Europa e di fuggire dalla Libia. Tra loro anche 8 minori non accompagnati.
Quello della mamma del piccolo Favour e dei suoi compagni di traversata è stato il primo di quattro salvataggi che si sono susseguiti in poche ore nel Canale di Sicilia. Ben 678 le persone in sicurezza che domani mattina saranno a Catania. Poche ore dopo, infatti, Acquarius, l'organizzazione umanitaria italo-franco-tedesca Sos Mediterranee che opera in partnership con Medici senza frontiere, è stata impegnata nel salvataggio simultaneo di una barca di legno con più di 300 persone a bordo e di un gommone, reso più difficile da un temporale. A bordo delle due imbarcazioni si trovavano in totale 493 persone (397 uomini e 96 donne). Tra loro, 133 minorenni, dei quali 101 non accompagnati e 12 di meno di 5 anni. 211 sono Eritrei, altri provengono da Marocco, Gambia, Nigeria, Guinea Conackry, Somalia, Bangladesh, Siria Costa d'Avorio, Etiopia, Mali, Nord Sudan, Senegal, Libia.