Roma - Erano centomila, eppure la tv italiana quasi non si è accorta di loro. Centomila donne scese in strada a Roma per manifestare contro la violenza di genere, ma lo spazio nei tg e nei programmi di approfondimento è stato poco, divorato dalla morte del leader cubano Fidel Castro. Tra di loro molto uomini, pronti a sfilare al fianco di mogli, compagne e figlie per assicurare che saranno sempre contro qualunque mano che si alzerà per colpirle.
"Siamo l'urlo altissimo e feroce di tutte quelle donne che non hanno voce" e "Pagherete caro, pagherete tutto, perché l'uomo violento non è malato ma figlio sano del patriarcato" sono due degli slogan urlati ripetutamente nel corso del corteo 'Non una di meno' organizzato dall'Udi, Unione donne italiane, dalla Rete Io Decido e in collaborazione con numerose associazioni per sensibilizzare al tema del contrasto alla violenza sulle donne.
#nonunadimeno la tv non 'vede' 100.000 donne. Scandaloso. pic.twitter.com/tnjPZKFbD3
— Giuseppe Civati (@civati) 27 novembre 2016
Lo slogan 'Non una di meno', come sottolineano le associazioni, è stato voluto "per dire che nessun'altra donna deve essere ammazzata per mano di un uomo, nessuna donna deve rimanere indietro e non accetteremo nessuna forma di violenza, qualunque sia la sua declinazione.
"La violenza contro le donne è un fattore strutturale della nostra società e non emergenziale come si vuole far credere. Il fenomeno va trattato come problema culturale", sottolineano alcuni uomini presenti al corteo.